“Avatar – La via dell’acqua” – Dieci anni dopo la cacciata degli umani i Na’vi sono ancora guidati da Jake Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana). Con loro tre figli naturali e due adottati, Kiri (Sigourney Weaver) e il piccolo umano Spider, orfano del colonnello Quaritch. Quest’ultimo tornerà con le sembianze di un Na’vi quando gli uomini scapperanno ancora una volta da una Terra in rovina per risbarcare su Pandora. I Sully cercheranno allora riparo sull’arcipelago dei Metkayina, popolo dell’acqua.
“Avatar – La via dell’acqua”, recensione
La notizia principale è che tredici anni dopo Avatar è ancora uno spettacolo, un film che riconcilia con la sala e che in questo periodo in cui si paventa continuamente la morte del cinema è oro colato. L’unico vero rammarico è semmai rappresentato dal fatto che un regista del calibro di James Cameron si sia immolato per questo progetto smettendo di fatto di dirigere altre opere durante tutto questo tempo. Tornando nel merito di “Avatar – La via dell’acqua” ci si consola ampiamente con un’opera dalla storia semplice ma ottimamente scritta, che coinvolge per tutte le tre ore con la sua trama e con scene d’azione che si sforzano di essere non convenzionali. La presa emotiva risulta sensibilmente superiore anche al primo film: impossibile per chiunque non emozionarsi, non sorprendersi per le svolte che coinvolgono i personaggi e non esaltarsi per l’esperienza cinematografica alla quale si assiste.
La semplicità di cui sopra si arricchisce di un maggior numero di personaggi rispetto al 2009, che vedono intersecarsi le loro vicende. Gli sceneggiatori Cameron, Rick Jaffa e Amanda Silver puntano tanto sui legami e sui valori positivi, lasciando fare il resto alla magnificenza delle immagini. La tecnologia attuale impreziosisce notevolmente la visione in 3D, particolarmente suggestiva nelle scene ambientate sott’acqua. Il regista canadese punta ancora una volta il dito contro un’umanità misera, arrogante, incapace di imparare dai propri errori. Ed ecco che la fantascienza riesce a dipingere un quadro della situazione quanto mai attuale, la cui vittima principale è il pianeta Terra.
Circa quattrocento milioni di dollari di budget, già ampiamente superati dagli incassi mondiali che hanno toccato i cinquecento milioni di dollari. Ma soprattutto ci sono da registrare i dodici milioni di euro raccolti nel nostro paese, cifra da record assoluto in quest’anno difficile. La domanda ora è: potrà in questa occasione essere superato il record assoluto di tutti i tempi del primo Avatar, che toccò i 2.9 miliardi di dollari? Intanto è già in produzione il nuovo sequel, per il quale ad oggi è impensabile un risultato deludente che precluda gli ulteriori due capitoli in cantiere.
“Avatar – La via dell’acqua” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 14 dicembre 2022.