Kvara apre, Rrhamani la chiude – 2 a 0 alla Dea


Già si parlava di crollo, già si parlava di crisi nera. Dimenticando che la Lazio comunque è terza in classifica. La Dea, che veniva da una vittoria in cinque partite (e nelle ultime due partite senza segnare, tre con questa di stasera) ha provato a congenere. Con Djimsiti che, per contenere Osimhen, alla fine del primo tempo deve alzare bandiera bianca, entrerà Demiral. Non è un caso che la Dea, nel primo tempo, abbia totalizzato zero tiri in porta.

Un’ottima partita in vista del ritorno in Champions contro l’Eintracht Francoforte. E un’ottima prestazione per spegnere le sterili ed inutili polemiche. Tifosi che già parlavano di crisi, di crollo inevitabile, anche tifosi del Napoli. E invece il Napoli e Spalletti rispondono coi fatti, vincendo e convincendo, spazzando via le polemiche. E il numero 3 è sempre più vicino.

La sorpresa è in porta. Meret accusa un fastidio al polso e, all’ultimo minuto, viene sostituito dall’ex di turno Gollini (curiosità, Gollini è ancora dell’Atalanta). Ed esordire in serie A senza subire gol è un’ottima iniezione di fiducia. L’Atalanta nel primo tempo è, di fatto, assente. Mentre Musso lavora e mette in angolo due ottimi tiri di Politano.

Nel secondo tempo il Napoli tracima. E se Politano e due volte Osimhen arrivano vicini al vantaggio, alla fine Musso cede. L’attaccante nigeriano raccoglie una palla intercettata dal silenzioso ma sempre eccellente Lobotka, serve Kvaradona (mai soprannome fu più azzeccato stavolta). Il georgiano manda al bar quattro difensori della Dea e di destro fulmina l’estremo difensore bergamasco.

L’Atalanta arremba, cerca spazio e soluzione, ma senza successo. Infatti Kim e Rrhamani ergono un vero e proprio bastione. Ed è proprio quest’ultimo a trovare il secondo della partita e il suo secondo stagionale. Angolo battuto da Elmas, il numero 13 stacca su tutti e la mette nell’angolino. Musso tocca ma non riesce a deviarla. Due a zero e, di fatto, la Dea alza bandiera bianca.

Al’83 Ruggieri ha una buona occasione ma Gollini fa buona guardia e mura il tiro. E alal fine il Napoli chiude la partita con la sua ventiduesima vittoria su ventisei partite. Unici nei gli infortuni di Meret e Kim. Non si conosce l’entità degli infortuni, ma si spera ovviamente in un recupero rapido. Juan Jesus ed Ostigard hanno fatto sempre il loro dovere ma il mostro Kim si è dimostrato determinante.

Nel frattempo Spalletti si gode: primato in classifica, i diciotto punti sicuri (quindici potenziali) sulla seconda e il sogno sempre più vicino.

 

 


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