Il legame tra madre e figli è qualcosa di speciale, di unico, così profondo da essere quasi indefinibile.A spiegarcelo in parte è la scienza.
Infatti, non tutti sanno che, durante il periodo della gravidanza, un piccolo numero di cellule del feto attraversa la placenta ed entra nella circolazione sanguigna della mamma.La corsa delle cellule fetali termina in alcuni organi e tessuti della mamma in cui vanno ad annidarsi.
Il fenomeno viene chiamato microchimerismo fetale.
Tali cellule annidate nei tessuti e negli organi della madre vi rimangono per oltre trent’anni (e forse più) così come rivelano diversi studi.Il fenomeno pare sia maggiormente accentuato nelle gravidanze gemellari.
Probabilmente tutti noi conserviamo cellule acquisite dalla madre durante la gestazione, e le donne che hanno avuto una gravidanza conservano cellule venute dal feto.
Le cellule acquisite possono persistere per decenni, e sono in grado di risiedere stabilmente all’interno di un tessuto, entrando a far parte integrante degli organi del corpo. (da Le Scienze)
Va precisato che il microchimerismo non si verifica sempre.Inoltre, esiste anche il microchimerismo materno, ovvero il rilascio di tracce di cellule della madre al bambino.
Tutto ciò è stato scoperto nel corso di alcune autopsie.In alcune donne, infatti, sono state trovate tracce di DNA maschile.
Esclusi i casi di trapianti o trasfusioni, l’ipotesi più acreditata fu che il DNA maschile appartenesse ad un figlio.A seguito di ulteriori studi ed approfondimenti si arrivò a capire che il DNA maschile era legato al passaggio cellulare avvenuto durante la gravidanza.
“Sei parte di me” non è dunque solo un modo di dire.
Buona Festa della Mamma a tutte!