Alberto Pomini, il nostro eroe di una serata surreale
Il bello del calcio, non è solo il vincere, ma anche nelle sconfitte si può trarre spunto per raccontare delle storie strappa lacrime,così come è accaduto ieri sera all’Arena Garibaldi , in una serata che ha riservato un finale surreale.
Il Pisa perde in casa contro la Spal già retrocessa, i nerazzurri non riescono ad accedere ai playoff, e dalle due curve parte contestazione contro le due società. Una contestazione dura, e se sotto la curva della Spal nessuno dei giocatori ha avuto il coraggio di affrontare le offese, dall’altra parte il Pisa è stato costretto ad andarci chiamato dagli ultras.
Ma non vogliamo soffermarci a questi aspetti, giusti o sbagliati che siano, ma al fatto che al termine di tutto il portiere della Spal Alberto Pomini era li seduto contro un palo della porta da solo. I tifosi hanno iniziato a sbeffeggiare il portiere, dicendogli di andare a fare la doccia, ed il sottoscritto puntualizzava che Pomini era li per un preciso motivo. L’ex portiere del Sassuolo è stato colto da una crisi di pianto, e neanche i suoi compagni sono riusciti a calmarlo. Pomini per sbollire la rabbia è voluto rimanere li da solo in campo, a pensare magari al perchè di una retrocessione forse assurda.
Vedendo la scena, ci vien da pensare che esistono ancora giocatori con un cuore, che sono attaccati alla maglia, e che il calcio non è solo una fottuta questione di soldi ed interessi.
Vorremmo vedere scene di questo tipo ogni giornata, ma capiamo che è impossibile.
Ringrazio l’eroe di giornata Alberto Pomini, per averci dato, anche se nella sua tristezza, un tocco di felicità.