Il profumo dell’oro – In quel di Chartres, nel nord della Francia, la famiglia Breuil produce profumi con grande successo e ricchezza. Daniel Sauveur (Raphaël Quenard) accetta di lavorare come magazziniere per i Breuil nonostante detesti il loro potere e comincia ben presto a rubare e rivendere in rete i profumi. Come se non bastasse mette a punto un vero e proprio piano con alcuni colleghi tra i quali Scania (Igor Gotesman) per arricchirsi alle spalle della famiglia Breuil e allo stesso tempo farla fallire.
Il profumo dell’oro, recensione
Non di sole commedie apprezzabili vive il cinema francese (solo per citare l’ultima arrivata vedi “Un uomo felice”, che abbiamo recensito qui”). “Il profumo dell’oro” è una produzione transalpina ben realizzata che cavalca il filone dell’heist movie con grande efficacia, senza porsi troppi vincoli di omologazione, cercando anzi di percorrere un proprio sentiero più o meno originale. L’opera scritta e diretta da Jérémie Rozan si fa guardare con piacere anche per contenuti, colpi di scena, buon ritmo, per dei protagonisti con i quali lo spettatore lega facilmente e per una buona dose di adrenalina.
Il contesto della provincia ci fa empatizzare ancor più facilmente con Daniel che viene dal popolo, anzi dagli ultimi, e sogna di vincere la battaglia sua e di tanti altri contro il capitalismo. Rozan mette sul tavolo idee visive interessanti e intesse un intreccio capace di invertire piacevolmente la prospettiva, sorprendendo fino al termine della canonica durata di un’ora e mezza.
Uno dei principali motivi di interesse è il meccanismo della creazione di una “banda” che parte d’amore e d’accordo per poi lasciare spazio alle divergenze di vedute e di interessi (e quindi ai conflitti) scombinando un po’ tutti i piani. Ecco che lo spettatore scoprirà che quasi nessun personaggio è quello che sembra, disposto a ingannare e calpestare senza troppi scrupoli chi gli sta accanto. Non ritroviamo al termine della visione un messaggio morale ma la cruda e spesso veritiera considerazione che chi arriva al successo gioca in qualche modo sporco.
Un film che con leggerezza affronta i temi del riscatto sociale e della lotta di classe e che una volta lanciato è rientrato subito tra i più visti della piattaforma di Netflix. Semplice e lineare, pur non essendo particolarmente ambizioso sorprende per la sua acuta ironia e a suo modo impreziosisce il catalogo dei lungometraggi del colosso dello streaming.
“Il profumo dell’oro” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 6 luglio 2023.