Che dire… Ci sono gare che sono davvero difficili da analizzare e quella andata in scena al San Paolo è sicuramente una di queste
Stadio San Paolo di Napoli. In campo la squadra partenopea e… basta! L’altra squadra semplicemente non è pervenuta. Qualcuno si è addirittura chiesto se quelli in maglia blu scura fossero le riserve (anzi le riserve delle riserve!) della squadra partenopea, in un improbabile partitella d’allenamento in famiglia.
Purtroppo, però, per la Lazio e soprattutto per i suoi tifosi, quelli in maglia blu erano i giocatori della Lazio, che hanno subito un’umiliazione severissima per tutti i 90′ di gioco. Squadra inguardabile, senza idee né anima, in completa balia degli avversari sin dal 1° minuto. Qualcuno potrebbe dire che alla Lazio mancavano giocatori chiave come De Vrij, Biglia, Candreva e Klose ma la verità è un’altra: questa squadra non merita di essere annoverata tra le grandi del nostro campionato, quindi nessuno si permetta di trovare alibi.
Quella di stasera è stata la Lazio più imbarazzante vista negli ultimi anni. A questo punto risulta anche difficile assegnare i reali meriti al Napoli che al di là del suo valore, non ha trovato il benché minimo ostacolo sul suo cammino.
Potrei dilungarmi nell’analisi cercando di trovare il capro espiatorio di questa disfatta, potrei puntare il dito sull’allenatore come in molti faranno, o come sempre sulla dirigenza (ma tanto a che serve?), o ancora su una serie di giocatori presenti in campo che forse non sarebbero adatti neanche in campionati di serie cadetta, ma sono tutti colpevoli. Colpevoli di aver fatto vergognare i propri tifosi, di aver umiliato una maglia soprattutto quella indossata indegnamente stasera, una maglia (quella con l’aquila stilizzata) che fu indossata da giocatori che sputarono sangue per non retrocedere nonostante la penalizzazione. Debacle Lazio!