Ci sono giornalisti che quando non hanno più argomenti con i quali riempire le pagine dei prestigiosi quotidiani per i quali lavorano, decidono di tirare in ballo la città di Napoli. Su Napoli c’è sempre qualcosa di dire specialmente se si tratta di cliché. “Sì napulitano? E famme na pizza!” ci ricorda Vincenzo Salemme sottolineando la banalità con la quale si pensa e si discute di Napoli.
Anche il Vesuvio viene tirato in ballo, lo stesso che ha ispirato Giacomo Leopardi, lo stesso che in molti invitano ad esplodere e “a lavare” chi vi abita alle pendici, lo stesso che ha lasciato a Pompei (ma anche a Ercolano, a Stabia, a Boscoreale, a Terzigno e dintorni) un luogo che più di ogni altro viene visitato in Italia.
I dati pubblicati negli ultimi giorni riconfermano che il Parco Archeologico di Pompei, oggi sempre più fruibile grazie alla direzione del Dott. Gabriel Zuchtriegel, è il sito maggiormente visitato in Italia durante le “Domeniche ai Musei”.
Dal 79 a C. ne è passato di tempo. Siete d’accordo? Chi si ritrovò sepolto dalle ceneri non sapeva che il Vesuvio fosse un vulcano. Oggi, forse vi meraviglierete, ma sappiamo che si tratta di un vulcano.
Anche i veneziani sanno che vivono sui canali e che spesso attraversando Piazza San Marco dovranno indossare delle calosce (quando va bene!). Eppure Venezia è una di quelle città che conta un numero talmente alto di visitatori che l’amministrazione ha dovuto introdurre per chi arriva in giornata e non soggiorna nelle strutture ricettive, l’obbligo di “prenotazione” per poter accedere alla città.
Tornando a Pompei che molti raggiungono con i treni dell’ex Circumvesuviana (oggi EAV) non più regolari come lo erano nei decenni scorsi, vi informiamo che a Pompei – come in tutte le altre città turistiche – si vendono i souvenir – e se a Pompei molti rimandano ai lupanari, ci scusiamo se qualcuno ne resta fortemente turbato. “Occhi che non vedono, cuore che non duole”…eh sì, quei souvenir destano ricordi e pensieri inconfessabili.
Pompei però è anche la città mariana, quella dei pellegrinaggi offerti alla Madonna del Rosario. Chi resta turbato dai souvenir esposti sulle bancarelle, può sempre rivolgere il proprio sguardo altrove.
Pompei oggi è anche la città della street art. Oltre a visitare gli Scavi, prendete la Circumvesuviana, scendete a Pompei Centro, portatevi in piazza (pochi metri dalla stazione) e fermatevi davanti all’installazione posta di fronte al Municipio. Troverete la mappa dei tanti murales che campeggiano in città. Iniziate il tour guardando sulla vostra sinistra (Piazza Schettini). Ne avrete per una giornata intera.
E comunque, il Vesuvio è un vulcano attivo in quiescenza dal 1944 (mia madre ricorda l’ultima eruzione), Venezia è una città costruita sull’acqua, l’Italia intera è un paese sismico. Forse non ci crederete, ma vi assicuro che è proprio così.