Oggi per le interviste di Magazine Pragma, abbiamo raggiunto l’ex difensore delle vespe, Alessandro Fabbro:
Sta per iniziare un nuovo campionato di Serie A.Che cosa ti aspetti?
– L’Inter ha una rosa completa e competitiva e mi aspetto che possano fare meglio in campionato e continui anche con un percorso importante in Champions League.
Nella scorsa stagione i nerazzurri in Europa sono andati ben oltre ogni previsione.La Juventus la vedo bene per una corsa in Champions League mentre il Napoli nonostante il cambio di allenatore che può rappresentare una incognita può lottare ancora per lo scudetto anche perchè gli azzurri hanno cambiato poco.
Pensi che le Italiane hanno le carte in regola per ripetere un percorso importante in Europa?
– In Europa le Italiane sono ancora indietro.
Solo l’Inter può dare vita ad un percorso importante ma vedo il resto delle squadre ancora non al livello dei top team europei.
La nuova Juve Stabia con Guido Pagliuca allenatore.Secondo te potrà ritornare un pizzico di entusiasmo in più che e’mancato con le gestioni precedenti?
– La Juve Stabia deve provare a fare uno Step per avvicinarsi al sogno promozione che i tifosi sperano e quindi si deve fare meglio rispetto allo scorso torneo.
Mi auguro che ci sia una stabilità a livello societario con la costruzione di un progetto importante che possa dare entusiasmo alla piazza come è successo quando giocavo io con le vespe.
Curiosità.Ti sei sentito con Nazzareno Tarantino che e’tornato al Menti ?
– Tarantino è tornato al Menti e sono felice per lui.
Non appena arriveranno le prime vittorie lo chiamerò sicuramente.Nazzareno rappresenta un pezzo importante della storia di questa società.
Ci faccio gli auguri per il prossimo campionato.
Nella tua avventura a Castellammare di Stabia il tuo momento di grande bellezza che non andrà mai via?
– Il 19 giugno fu l’apoteosi perchè fu il sogno di tutto che divenne realtà, anche se per la famosa “bottiglia in faccia” non me lo sono goduto a pieno.Detto questo il mio ricordo è la prima in Serie B ad Empoli con il riscaldamento fino all’esordio in cadetteria.
Per me è stato un coronamento di un sogno e di un traguardo.Per me questo è stato il momento di grande bellezza.
L’ansia e la felicità del momento.Si ringrazia Alessandro Fabbro per il tempo concesso per questa intervista