Donne di Napoli: Maddalena Cerasuolo e la lotta per la libertà di Napoli

Nel cuore della resistenza napoletana contro l’oppressione nazifascista, una figura emerge con prepotenza per il suo coraggio e la sua determinazione: Maddalena Cerasuolo, meglio conosciuta come Lenuccia

Nata a Napoli il 2 febbraio 1920 e scomparsa nella stessa città il 23 ottobre 1999, Maddalena Cerasuolo non fu solo una partigiana, ma un simbolo vivente della lotta per la libertà. La sua vita, intrecciata agli eventi delle Quattro Giornate di Napoli, riflette l’impegno e la passione di una donna che non ha esitato a combattere per i suoi ideali di giustizia e libertà.​​​​​​​​​​

Durante i giorni cruciale dell’insurrezione popolare contro l’esercito tedesco, tra il 27 e il 30 settembre 1943, Maddalena Cerasuolo si distinse per il suo ruolo attivo nella resistenza, contribuendo in modo significativo alla liberazione di Napoli dall’occupazione nazifascista. La sua azione non si limitò alla partecipazione diretta ai combattimenti, ma vide Maddalena impegnata in missioni pericolose oltre le linee nemiche, dimostrando un’audacia e un’intelligenza tattica eccezionali​​​​.

Prima della guerra, era un’operaia in una fabbrica di scarpe, ma con lo scoppio del conflitto si trasformò in un’icona della resistenza. Si unì al gruppo dei “cercatori d’armi” e difese valorosamente il Ponte della Sanità, impedendo ai tedeschi di depredare la fabbrica in cui lavorava. Per le sue azioni, ricevette la Medaglia di Bronzo al Valor Militare, testimoniando il suo indiscutibile contributo alla liberazione della sua città​​.

Tra le sue azioni più rilevanti, Maddalena si infiltrò dietro le linee nemiche paracadutandosi tra Roma e Montecassino. Qui, fingendosi cameriera, raccolse informazioni cruciali sulla strategia tedesca, collaborando con gli alleati per la causa della libertà. Queste missioni, effettuate per conto del Special Operations Executive britannico, sottolineano il valore e l’importanza del contributo femminile alla resistenza, spesso sottovalutato o ignorato nei racconti storici tradizionali​​​​.

Dopo la guerra, Maddalena continuò a vivere a Napoli, dove contribuì attivamente alla memoria collettiva e alla valorizzazione delle gesta partigiane, divenendo un punto di riferimento per le future generazioni. La sua storia, raccontata anche attraverso le parole della figlia Gaetana Morgese (leggi: La guerra di mamma. Storia della partigiana Maddalena Cerasuolo di Gaetana Morgese, edito da Marotta & Cafiero) rimane un potente monito alla determinazione, al coraggio e all’importanza della lotta per i diritti e la libertà​​.

Maddalena Cerasuolo

Maddalena Cerasuolo rappresenta non solo l’eroismo femminile in tempo di guerra, ma anche la forza di una comunità che si unisce per lottare contro l’oppressione e per il diritto alla libertà e alla dignità​​​​​​. Il suo esempio continua a ispirare chi crede nei valori della libertà e della giustizia.

(foto da Wikipedia, di pubblico dominio)

 


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