Prossima fermata elettorale, il terreno di scontro politico sarà quello della Basilicata
Le ultime regionali: Il 10 marzo le ha vinte il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, che ha raccolto il 53,50% dei consensi e si conferma quindi la maggioranza di centrodestra nel consiglio regionale.Lo sfidante del centrosinistra, Luciano D’Amico, si è invece fermato al 46,50%, non riuscendo a ripetere l’impresa di Alessandra Todde in Sardegna alle regionali di fine febbraio.
Se si verificano le percentuali prese dalle dieci liste, cinque a testa per le due uniche coalizioni presentate, si nota che è anche in Abruzzo il primo partito Fratelli d’Italia, con il 24,1% un risultato vicino alla sua attuale quota nazionale.Ma è l’ex partito di Berlusconi a fare un deciso balzo in avanti, conquistando il 13,44%, che risulta essere quasi il doppio della percentuale dei voti dei leghisti, con il partito di Salvini che infatti si attesta attorno al 7,5%, piazzandosi comunque al terzo posto della coalizione dopo Forza Italia, la lista del presidente Marsilio al 5,72%, Noi Moderati al 2,68% e l’Udc al 1,17%.
Nella coalizione dell’opposizione il Pd riesce a prendere il 20,29%, la lista del candidato D’Amico denominata Abruzzo Insieme raccoglie un lusinghiero 7,66%, una percentuale superiore al Movimento Cinque Stelle, che si ferma al 7,01%, Azione raggiunge il 4,00%, Alleanza Verdi e Sinistra il 3,57%, e Riformisti e Civici che comprendeva Italia viva, socialisti e Più Europa si ferma al 2,8%, un dato insufficiente a raggiungere il quorum della presenza in consiglio regionale e lontano pure di un punto e più in percentuale, rispetto al 4%, che risulta essere la soglia di sbarramento alle europee.
Basilicata, nuovo terreno di scontro politico
Dopo la vittoria del centrosinistra in Sardegna e la risposta del centrodestra in Abruzzo, la Basilicata diventa il nuovo terreno di scontro politico, la prossima fermata elettorale.Il Partito democratico e il Movimento 5 stelle sembrano finalmente aver raggiunto un accordo sul candidato alla presidenza della giunta regionale per le elezioni in programma in terra lucana il prossimo 21 e il 22 aprile.
Il direttore del Dipartimento di chirurgia del San Carlo di Potenza, l’oculista Domenico Lacerenza è considerato un medico molto vicino al fondatore della cooperativa Auxilium, Angelo Chiorazzo, e dovrebbe essere il candidato alla presidenza del centrosinistra alle Regionali.L’intesa sarebbe stata trovata tra PD e M5S e anche con Avs e +Europa, ma quello che più conta è proprio il consenso di Angelo Chiorazzo, che era stato indicato come candidato governatore da Basilicata Casa Comune, una coalizione civica che aveva puntato appunto sul “re” delle cooperative bianche, che però aveva il grosso problema del veto insormontabile del presidente del movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.
Su questa operazione però è molto critica la formazione politica di Carlo Calenda, Azione, che in Basilicata può vantare un consigliere regionale molto votato come Marcello Pittella.L’ex esponente del partito democratico ha voluto diffondere una nota in cui così si esprime testualmente : “La sinistra ha oramai un leader che dà le carte, detta le regole e definisce il perimetro della coalizione e si chiama Giuseppe Conte”.
Il comunicato di Pittella afferma pure che “dopo mesi di spettacolo indecoroso e di veti reciproci, il M5S, Pd e Basilicata Casa Comune hanno finalmente scelto il candidato della coalizione di sinistra.
Lo abbiamo appreso purtroppo solo dalle agenzie di stampa senza che ci sia stato alcun confronto o discussione, come abbiamo ripetutamente richiesto.Auguri al candidato”.
Sarà quindi il medico oculista Domenico Lacerenza, direttore della Sic, che risulta essere la Struttura interaziendale complessa di Oculistica dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza, la più importante della regione, a sfidare il presidente della giunta regionale uscente, l’ex generale della guardia di finanza Vito Bardi, esponente di Forza Italia, e ricandidato alla guida della coalizione di centrodestra, che a questo punto potrebbe addirittura allargarsi ad Italia Viva e ad Azione.Le liste dovranno essere presentate nella giornata di venerdì 22 e fino alle ore 12 del 23 marzo e ormai la sensazione è che entrambi i partiti dell’ex Terzo Polo inseriranno loro esponenti rappresentativi nelle liste a sostegno dell’ex generale della Guardia di Finanza, che fu eletto nel 2019.
Anche alle ultime regionali quando Bardi vinse con il 42,2%, per la Basilicata il centrosinistra scelse a pochi giorni dalla presentazione delle liste un altro medico, Carlo Trerotola, che perse rovinosamente, raccogliendo solo il 33% dei voti, scontando una scarsa esperienza politica.L’oculista Lacerenza ha fatto già una dichiarazione importante, affermando di essersi sempre dedicato alla professione di medico a tempo pieno, ma di voler onorare al meglio la sua prima designazione politica, impegnandosi al massimo per essere all’altezza di un incarico così complesso e importante.
Le forze politiche del centrosinistra definiscono all’unisono il profilo del dottor Domenico Lacerenza con le parole “alto spessore professionale”, e hanno chiesto “di comune accordo” a Lacerenza “di offrire la sua disponibilità quale interprete di un solido progetto politico e sociale per imprimere una svolta nell’amministrazione della Regione Basilicata”.Il medico oculistica Lacerenza si dichiara entusiasta di accettare la sfida, a lui proposta da PD, movimento 5 stelle, Più Europa, Alleanza Verdi Sinistra e Basilicata Casa Comune.
L’agenda di governo regionale che propone la coalizione di centrosinistra, forte della candidatura di Domenico Lacerenza, prevede in primo luogo di offrire una sanità di qualità a tutti i cittadini lucani, che poi è la vera sfida essenziale per rilanciare un territorio sofferente per il profondo disagio, che attiene ormai da anni la fruizione del diritto alla salute e il diritto alle cure.La questione della candidatura alla presidenza della giunta regionale per il centrosinistra con il nome sorprendente di Lacerenza, sembra mettere fine alla telenovela politica, che rischiava di bloccare le ambizioni sia del PD di Elly Schlein, che del movimento di Giuseppe Conte.
E così Chiorazzo, che stava bloccando il centrosinistra con la sua rigidità nel voler restare in campo ha invece sottolineato testualmente in una nota : “l’individuazione di Lacerenza come candidato presidente del campo progressista corrisponde alla scelta di un profilo civico fortemente impegnato nel sociale, di un profondo conoscitore della sanità lucana e dei suoi problemi, di una persona che ha ritenuto di mettere da parte la sua vita professionale, per dare un servizio a questa terra.Tutto ciò è in linea con quella nuova storia che avevamo auspicato, proposto, chiesto”.
A questo punto lo stesso Chiorazzo dovrebbe mettere in campo alcune liste a sostegno del candidato del centrosinistra, per contrastare in modo efficace la candidatura del presidente uscente, l’ex generale della guardia di finanza, Vito Baldi.