Cinzia Cordella: “Ho toccato gli angoli più bui di Lola” (intervista)


“Lola mi ha catturata fin dal primo momento” – così Cinzia Cordella al suo debutto come attrice di cinema

Con una solida carriera teatrale alle spalle e diversi ruoli televisivi, Cinzia Cordella fa il suo debutto sul grande schermo con un ruolo da protagonista nel film Lola Blue, diretto da Eleonora Grilli – film presentato al Bari International Film&TV Festival (Bif&st), dove ha ottenuto grande attenzione ed ammirazione

Lola Blue, film diretto da Eleonora Grilli, sinossi

Lola Blue (Cinzia Cordella) è un’attrice comica napoletana intrappolata in un forte “disordine”. Per equilibrare la sua vita intraprende un percorso olistico new age in un casale presso la città di Orvieto dove, suo malgrado, si ritroverà a fare i conti con il suo passato.

Un percorso niente affatto semplice per Lola che tuttavia sembra dare i suoi frutti; ma, proprio quando Lola Blue sembra aver raggiunto una certa stabilità, viene richiamata a Napoli per la sua consacrazione sul palcoscenico.

QUI IL TRAILER DI LOLA BLUE

Cinzia Cordella

In Lola Blue l’interpretazione di Cinzia Cordella è stata largamente elogiata, avendo l’attrice napoletana di nascita, ma romana di adozione, saputo abilmente portare in superficie le complesse sfumature emotive che caratterizzano il suo personaggio.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di incontrarla e di scoprire qualcosa di più del suo debutto al cinema.

  •  Cinzia, quanto è stato difficile vestire i panni di Lola Blue?

Lola mi ha catturata fin dal primo momento, fin da quando il mio agente, Giuseppe Mastrocinque, mi ha inviato le scene per il provino. Sono stati mesi di preparazione intensa; ho lavorato al personaggio giorno e notte prima delle riprese, anche con l’aiuto di un acting coach, con l’aiuto di Paolo Antonio Simioni nello specifico. Avevo necessità di contattare gli angoli più bui di Lola e contemporaneamente prendere confidenza con il suo cinismo e il suo sarcasmo, senza tralasciare gli aspetti più fragili e delicati di Lola. È stato molto bello e a volte anche molto duro cadere nella voragine del complesso mondo interiore di Lola Blue.

  • Come è stato lavorare diretta da Eleonora Grilli?

Non potevo essere più fortunata. Eleonora è una regista e donna di grande intelligenza e grande talento.  È riuscita a trasmettermi le sue esigenze su Lola con grande umanità e delicatezza. C’è stata fin da subito un’intesa perfetta tra noi; ci siamo capite a volo, e a un certo punto siamo entrate così in sintonia che sembrava non ci fosse più bisogno di dirci niente. Accadeva tutto naturalmente.

  • Errico Liguori, Alessio Sica, Ornella Varchetta, Monica Carpanese, Alfie Nze, Syama Ryaner, Salvatore Catanese e Chiara Barassi e ancora KasparCapparoni e Gianfranco Gallo. Tanti compagni di viaggio. Come è stato il vostro rapporto sul set?

Ho avuto la fortuna di lavorare con un cast di attori meravigliosi. È stato bello stare con loro. C’è stata grande intesa sul set e un’atmosfera di armonia. Durante le pause a volte li osservavo da lontano e avevo il desiderio di stare in loro compagnia, ma Lola non lo avrebbe fatto, quindi anch’io evitavo di empatizzare troppo per non perdere il contatto, la misantropia e la solitudine di Lola. Solo a fine riprese mi sono concessa il piacere di approfondire i rapporti con molti di loro e oggi siamo ottimi amici. Ricordo che dicevo ad Eleonora: “Sei stata capace di scegliere un cast con la stessa immensa umanità che hai tu nel cuore.”

  • L’Umbria resta sempre il miglior set in tema di spiritualità. Gran parte delle scene del film sono state girate ad Orvieto. Il luogo ha contribuito in qualche modo ad aiutare te e gli altri attori ad immergervi nel misticismo che la storia raccontata dal film richiede?

Altroché. Era quasi magico, c’era una pace mistica tra quelle colline. Adoravo svegliarmi all’alba e godermi il silenzio e i suoni della natura.

Cinzia Cordella: “Sul set non mi accorgo del tempo che passa”

  • Recitare a teatro davanti a un pubblico; recitare per il cinema davanti ad una macchina da presa. Dove Cinzia Cordella si sente maggiormente a suo agio?

Sono una sola CASA per me, gli unici luoghi dove non mi accorgo del tempo che passa, non mi viene mai in mente di chiedere che ora è per tornare a casa, perché sono già a casa, al di là delle differenze tra cinema e teatro.

  •  Quali sono i tuoi prossimi progetti?

La stagione teatrale scorsa ho portato a teatro un mio lavoro, Matrioska, una performance sulla necessità di riprendere contatto con la spiritualità in un mondo troppo materiale, tratto temi di fisica quantistica e cito autori come Albert Einstein, Ralph Waldo Emerson, William Blake, e Shakespeare, tutti geni che hanno contattato in un modo o nell’altro i segreti dell’Universo.

In scena con me c’è l’attore Gabriele Guerra, ed ora stiamo lavorando al seguito di Matrioska; si chiamerà “I Am Off”, sia perchè mettiamo in scena, anche con ironia, la condizione di chi proviene dal teatro off, sia per abbreviare Amleto e Ofelia che porteremo in scena. Se in Matrioska c’erano delle citazioni dell’Amleto, nel sequel lavoreremo nello specifico su questi due personaggi e sui segreti dell’Universo che Shakespeare conosceva bene e che sono nascosti nelle sue opere.

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