L’assessorato alle infrastrutture del Comune di Napoli ha confermato che lo stadio Maradona non presenta problemi legati al rischio sismico. La struttura, costruita negli anni ’50 e ’60, ha dimostrato una notevole robustezza, resistendo al terremoto dell’Irpinia del 1980 e alle scosse di bradisismo, grazie anche alle migliorie apportate in occasione dei Mondiali del 1990, quando fu realizzata la nuova copertura e Napoli fu classificata zona sismica.
Il reale motivo dei danni
Per quanto riguarda i danni riscontrati nella parte inferiore della Curva B, l’assessorato ha chiarito che questi non sono correlati a eventi sismici come paventato nei giorni scorsi, ma sono piuttosto attribuibili all’età e all’usura della struttura, particolarmente sollecitata dal movimento dei tifosi. Si tratta di una sovrapposizione dell’anello inferiore costruito per Italia ’90 sulle strutture preesistenti. È previsto un intervento di ripristino a breve, mentre le verifiche hanno confermato l’integrità strutturale delle altre aree dello stadio.