Pasquale Esposito, della Delegazione AIS Penisola Sorrentina e Capri è il Miglior Sommelier della Campania 2024.Lunedì 24 giugno, a Pompei, si è tenuto il concorso di Miglior Sommelier della Campania 2024 organizzato da AIS Campania e lo staviese Pasquale Esposito, sommelier AIS professionista e ristoratore da 18 anni, ha portato a casa un risultato importantissimo frutto di un grande lavoro.
Lo abbiamo intervistato il giorno dopo il successo ed ecco le sue parole.
Intervista a Pasquale Esposito
Quali emozioni hai provato quando hanno detto il tuo nome al momento della premiazione?
Quale emozione ho provato? È molto difficile racchiuderla perché in pochi istanti mi è passata davanti agli occhi un’intera vita passata al lavoro.Prima nella macelleria di famiglia e poi in questi 18 anni di ristorazione con 8 anni di AIS Campania, conditi di tanti giri per la stessa Campania ma per l’Italia in generale e l’estero.
Al momento che il presidente nazionale ha letto il mio nome è stato… (si emoziona) sudavo freddo, ho pianto, una cosa poco spiegabile ma una cosa intensa e molto bella.
Quanto studio c’è dietro una vittoria così importante?
Dietro una vittoria del genere c’è tanto studio, tanto approfondimento ma principalmente la curiosità, la curiosità di andare a scoprire territori, di andare a scoprire produttori, la curiosità di approfondire qualcosa che ti è poco chiaro e non darlo per scontato perché spesso abbiamo dei grandi vini campani che a distanza di poche centinaia di metri l’uno dall’altro differiscono in maniera importante l’uno dall’altro.Ogni storia è a sé, ogni vino è a sé, quindi uno ha bisogno di essere molto curioso per andare a guardare le cose.
Quanto è importante girare per le cantine e degustare per arrivare a questi risultati brillanti?
L’esperienza delle visite in cantina è fondamentale, è fondamentale e lo è all’ennesima potenza, perché solo andando in cantina sentendo dal produttore in che modo ha fatto quel nettare che ti versa nel calice puoi capire e apprezzarne le peculiarità.
Ho girato tantissimi produttori campani, ho trovato diversissime modalità di produzione del vino, quindi capisci perché quel produttore fa quel progetto, vai a capire perché un altro produttore fa l’esatto opposto del produttore che ha visitato il giorno prima e ti fai la tua idea e poi nel mio caso la vai a raccontare al ristorante, quindi la risposta per me è fondamentale andare dai produttori, fondamentale, di prima necessità.
Cosa rappresente per te l’AIS?
L’AIS per me rappresenta la più importante associazione che parla di vino, la più riconosciuta a livello mondiale e per me ha rappresentato, rappresenterà sempre un’opportunità, un’opportunità di crescita, un’opportunità di migliorarsi, un’opportunità di stare insieme a bellissime persone perché la cosa fondamentale è che l’AIS è ricca di tante belle persone, persone di alto spessore, quindi la risposta specifica a “che cosa è l’AIS per me?”, in questo momento direi che è l’opportunità più grande della mia vita.
E’ chiaro che il risultato è frutto di un tuo grande lavoro, ma c’è qualche persona o più di una che vuoi ringraziare per questo successo?
Sicuramente questo risultato è frutto del grande lavoro che ho messo in atto viaggiando, andando a carpire le varie sfaccettature dei vari produttori, dei vari territori, la curiosità che ritorna sempre, curiosità di andare a capire perché quel vino è fatto così piuttosto che in un altro modo, un lavoro capillare sui territori, quindi questo risultato arriva dopo un grande lavoro fatto, ma mi sentirei di ringraziare in primis Lina, la mia cara moglie che mi sostiene, mi accompagna in tutto ciò che penso e faccio, quindi a lei il merito di credere in me e di incoraggiarmi sempre, anche nei momenti di basso, di buio, perché spesso preso dal lavoro non riesco ad avere il mio spazio per studiare altro e lei mi incoraggia sempre a dire vai avanti, non fermarti.Poi, sulla mia strada ho trovato tantissime persone importanti, non ultimo da quando si è aperta la scuola concorsi, la mia vita svoltata in una materia in cui non credevo, una materia in cui non pensavo potessi praticarmi in questa ala concorsi.
Altra scommessa che ho accettato, quindi grande idea di Tommaso Luongo di affidare a Luca Matarazzo, questa area concorsi che, ad essere sinceri, è stata qui la svolta, perché nell’area concorsi ti confronti con mostri di tutte le regioni, nelle loro regioni, a casa loro, e in quelle situazioni puoi solo apprendere.Grandissima affermazine che mi ha dato pienzzae sicurezza pè stato il concorso del Miglior Sommelier dell’Etna, dov’è arrivato un risultato importante, per me, ovviamente, è difficile che vinca un campano in casa dei siciliani, in quanto in quel territorio ci vivono, però è stato un risultato incredibile, anche i complimenti del Presidente di AIS Sicilia hanno fatto di quell’esperienza una cosa fondamentale per me, quindi devo tanto a chi ha ideato questa ala concorsi, Tommaso Luongo, Luca Matarazzo e Franco De Luca che sono sempre pronti a darmi tanti consigli.
Ringraziamo Pasquale Esposito per il tempo dedicatoci e facciamo le migliori congratulazioni per il grandissimo risultato raggiunto.
Foto concorso Miglior Sommelier della Campania 2024