Miranda il migliore, mentre deludono i grandi attesi della vigilia Icardi e Kondogbia, con il primo che non si sblocca ed il secondo che non illumina, anzi. Biabiany entra al suo posto e decide il match.
Samir Handanovic 6 – Non è chiamato a grandi interventi ma fa il suo dovere sulle conclusioni di Vazquez. Non può nulla sul quel pallone impazzito come un flipper che sbatte su Gilardino e finisce in rete.
Yuto Nagatomo 6,5 – Per uno sul piede di partenza, sfodera una buonissima prestazione facendo apprezzare in fase di spinta anche se lascia un po’ a desiderare indietro. Ripaga appieno la fiducia di Mancini.
Joao Miranda 7 – Sontuoso. Chiude ogni varco e con Gilardino ingaggia un duello all’ultimo sangue. Non per niente è il capitano della Selecao.
Jeison Murillo 5.5 – Non sempre riesce ha tenere a bada Vazquez e deve rincorrere ai metodi forti facendo ammonire subito. Restano molti dubbi sull’espulsione ma doveva pensarci prima.
Alex Telles 6 – Si fa apprezzare di più nel secondo tempo quando spinge di più sulla fasce sinistra guadagnando la sufficienza.
Gary Medel 6.5 – E sempre in prima linea sia per difendere sia per attaccare. Il solito generoso Pitbull. Vedendo quanto mette il cuore si vede perché Mancini lo fa giocare sempre.
Geoffrey Kondogbia 5.5 – Ancora sotto tono anche se in alcuni suoi azioni si fa apprezzare per quanto può essere devastante. E giovane e sicuramente crescerà ma deve imparare più in fretta e tenere a bada il suo istinto in certi interventi (dal 55’ Jonathan Biabiany 6,5 – Entra subito in partita servendo l’assist a Perisic e sfiorando il raddoppio allo scadere. Si vede che sta bene e Mancini farà bene ad affidarsi all’unica ala pura che ha in rosa).
Fredy Guarin 6 – Si fa apprezzare di più nella ripresa con l’uscita di Kondogbia quando si mette al centro con Medel. Bellissima la sua progressione sul finire del match vanificata dal solita scelta sbagliata quando poteva servire un compagno meglio piazzato. Non si tira indietro dal bombardare da fuori.
Stefan Jovetic 6,5 – E sempre lui che si carica sulle spalle l’intera squadra toccando un infinita di palloni e tentando in ogni modi di mandare in gol Icardi. Suo l’illuminante apertura a Biabiany che da il la al vantaggio nerazzurro (dal 85’ Andrea Ranocchia sv).
Ivan Perisic 6 – Anche se non si vede tanto, il croato si fa apprezzare per il lavoro oscuro che fa sia dietro che a centrocampo per poi si va trovare pronto al tap in vincente in occasione del vantaggio interista.
Mauro Icardi 5 – Davvero un momento no per il bomber nerazzurro che rimane a secco per la quinta volta in 8 presenze. Si danna l’anima a tentare di dare una mano alla squadra ma il suo posto e ruolo e quello di fare l’attaccante e in area si vede di rado e non è solo un problema di rifornimenti. Forse una pausa di riflessione li fara bene (dal 78’ Adem Ljajic sv).
All. Roberto Mancini 5,5 – Non fa bene a sconvolgere sempre la squadra che nei primi 45’ è bloccata. Corregge le sue scelte nel secondo tempo quando fa entrare l’unica ala che ha in rosa e subito si vede la differenza. Forse da martedi deve partire proprio dalla squadra dei secondi 45’.