Migranti in Albania torneranno in Italia per il Tribunale di Roma, esplode la polemica


Le 12 persone rimaste nel centro migranti in Albania faranno ritorno in Italia domani, scortate a bordo di una nave militare.La decisione segue il pronunciamento del tribunale di Roma, che non ha convalidato i decreti di trattenimento emessi per i migranti trasferiti nei centri albanesi gestiti dalle autorità italiane.

Tale decisione ha scatenato l’ira di Fratelli d’Italia e Lega, che denunciano la politicizzazione della magistratura, definendo il verdetto “inaccettabile”.Secondo quanto stabilito dai giudici, i Paesi di provenienza dei migranti, in particolare Bangladesh ed Egitto, non possono essere considerati “Paesi sicuri” per il rimpatrio, alla luce anche di una recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

La decisione ha messo in dubbio la validità del piano del governo italiano di esternalizzare la gestione dei richiedenti asilo verso centri al di fuori del territorio nazionale, in particolare in Albania.Il tribunale ha sottolineato che il trasferimento forzato dei migranti in Albania non può avvenire se non vengono rispettati gli standard internazionali sulla sicurezza dei Paesi di provenienza dei migranti.

Questo ha portato alla decisione di far rientrare i migranti in Italia, dove potranno presentare regolare domanda di asilo.

Migranti dall’Albania, il tribunale di Roma non convalida il trattenimento: tensione tra governo e magistratura

La decisione del tribunale ha provocato una forte reazione politica.I rappresentanti di Fratelli d’Italia e della Lega hanno criticato aspramente la magistratura, accusandola di agire per motivi politici.

La decisione del tribunale di Roma mette in discussione il piano del governo Meloni, che aveva siglato un accordo con l’Albania per trasferire i migranti nei centri di accoglienza gestiti in collaborazione con le autorità italiane.Questo accordo faceva parte di una più ampia strategia per ridurre la pressione sui centri di accoglienza italiani, ormai saturi a causa dell’alto numero di arrivi.

Nel frattempo, il dibattito sull’immigrazione continua ad accendere il clima politico in Italia, con il governo impegnato a trovare soluzioni rapide per far fronte all’aumento dei flussi migratori.

Meloni attacca la magistratura: “Non spetta a loro decidere sui Paesi sicuri, lo fa il governo”

Durante una visita in Libano, la premier Giorgia Meloni è intervenuta sul caso dei migranti trasferiti in Albania, al centro delle polemiche dopo la decisione del tribunale di Roma di non convalidare il trattenimento di 12 persone, costringendo il loro rientro in Italia. “Ho convocato un Consiglio dei Ministri per lunedì, approveremo nuove norme per superare questo ostacolo” ha dichiarato Meloni, che ha poi aggiunto: “Non spetta alla magistratura dire quali Paesi sono sicuri, ma al governo. È difficile lavorare quando si ha all’opposizione parte delle istituzioni.”

Le parole della premier riflettono la crescente tensione tra l’esecutivo e la magistratura, dopo che la sentenza del tribunale ha messo in discussione il piano del governo di esternalizzare la gestione dei migranti in Albania.La Corte ha stabilito che i Paesi di provenienza dei migranti, come Bangladesh ed Egitto, non possono essere considerati sicuri per i rimpatri, accogliendo così le richieste dei richiedenti asilo di essere riportati in Italia.

Rafforzare UNIFIL e la speranza per il Medio Oriente

Oltre a toccare la questione migratoria, la visita della premier Meloni in Libano ha avuto un focus sulla missione delle Nazioni Unite UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), che si occupa di mantenere la pace nella regione, in particolare lungo il confine tra Libano e Israele.

Meloni ha ribadito l’importanza di rafforzare la missione UNIFIL, che include un significativo contributo italiano in termini di truppe e mezzi. “L’Italia è impegnata a garantire stabilità in quest’area cruciale del Medio Oriente,” ha dichiarato la premier.Durante la visita, Meloni ha anche commentato la recente morte di Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, auspicando che questo evento possa “aprire una nuova stagione” di pace e dialogo nella regione.

Sinwar, una delle figure di spicco di Hamas, era considerato una delle menti dietro la strategia militare del gruppo estremista.La sua morte potrebbe ridisegnare gli equilibri in Medio Oriente, una regione già segnata da anni di tensioni.

Meloni si scontra con la magistratura

Tornando alla polemica interna, la premier Meloni ha voluto ribadire che il governo non intende arretrare sulla gestione dei flussi migratori e che, con il prossimo Consiglio dei Ministri, verranno approvate nuove norme per garantire l’efficacia dei provvedimenti.

La bocciatura dei decreti di trattenimento ha suscitato critiche forti da parte del governo, con Fratelli d’Italia e Lega che hanno accusato la magistratura di “politicizzazione” e di mettere in pericolo la sicurezza del Paese.

Il ritorno in Italia dei migranti, previsto nelle prossime ore, segna una battuta d’arresto per l’esecutivo, che dovrà ora affrontare l’ennesima sfida nella gestione del fenomeno migratorio, tra la necessità di garantire i diritti internazionali dei richiedenti asilo e il controllo delle frontiere.Il dibattito resta acceso.

spot_img

LEGGI ANCHE

Alzheimer: Nuove cure e nuove sfide in Campania, tra innovazione e necessità di riorganizzazione

Con l’arrivo di nuove terapie iniettive per il trattamento dell’Alzheimer negli stadi precoci, la Regione Campania è chiamata a un cambiamento radicale nella gestione...

De Luca condannato dovrà risarcire 609mila euro per le “Covid Card” regionali

La Corte dei Conti ha condannato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, a risarcire 609mila euro alla Regione. La decisione riguarda l’utilizzo di...

spot_img

ULTIME NOTIZIE

PUBBLICITA