TEMPORANEA – Le realtà possibili del Caffe’ Florian, XII Edizione
Omar Galliani
Il sogno della Principessa Lyu Ji al Florian
Dal 30 maggio al 30 settembre 2013
Piazza San Marco, Venezia
Roberto Mussapi dedica una poesia a Lyu Ji, la Principessa
Che Omar Galliani evoca al Florian
Lei è l’affascinante Lyu Ji, Principessa di Xiang. Il suo volto e il suo spirito permeano il Caffè Florian che la accoglierà per l’intera estate veneziana, dal 30 maggio al 30 settembre.
Tutti coloro che avranno il piacere, seduti al Caffè di Piazza San Marco, di averla accanto nei loro momenti di scoperta di uno dei più antichi caffè del mondo, non potranno che restarne affascinati: per la bellezza, innanzitutto. Ma anche per l’aura di eterno mistero e di umana, dolcissima melanconia, che emana dalla sua figura.
A riportare la Nobilissima Lyu Ji a Venezia, mito nel mito, non poteva che essere un artista di grande sensibilità: Omar Galliani, un maestro che dopo innumerevoli viaggi ed esposizioni nei musei cinesi, conosce ed ama la Cina, dove èriconosciuto come l’erede della tradizione del disegno italiano tra passato e presente.
Galliani ha scoperto Lyu Ji in uno dei suoi viaggi in quello che è stato il Celeste Impero. “Ho sognato, scrive Galliani a presentazione di questa sua magnifica installazione, una stanza di sogni disegnati sui muri dove una principessa d’Oriente lega il suo nome alla città che ha visto per prima in Europa accorciarsi le distanze geografiche e culturali tra oriente e occidente. Ho pensato di disegnarla interamente a matita e di offrire sui tavolini di marmo un altro segno della mia malinconica visita a Xian quando ho letto per la prima volta il nome di Lei”.
Alla Principessa cui Omar Galliani rende ora omaggio al Florian, un grande poeta, Roberto Mussapi ha voluto dedicare una poesia che verrà letta il giorno del Vernissage. Si intitola “Dal sogno del pittore veneziano”. Eccola:
Ora io so che non ricordo il suo nome:
invano, come da bambino, per giorni e giorni
l’ho cercato nella memoria, dimenticando
che da anni ho appreso l’arte di dimenticare.
Fu solo un soffio, tra la lingua e il velo,
poi non lo disse mai più, rimase
il suo soffio in me, il suo respiro.
Quello era il segreto del suo nome, ed era il nome.
Ora che mi sono ripreso e ho reimparato
l’arte del dimenticare, ora ricordo bene
(qui, specchiando il suo ricordo nel Canal Grande).
che dopo l’amore caddi in un sonno di loto.
Sentivo infinitamente sussurrato il suo nome,
dimenticai il mio. Perso in quel soffio asillabato,
fui io, non solo il nome, a scomparire.
O forse solo il nome che mi portò via.
Vedevo il suo volto come lo vedo ora:
in sogno, e ora che lo dipingo, era più vero.
Prima del sonno, consumato dai baci
e prosciugato dalla mia voglia straniera
si era quasi dissolto dal reale.
Non ricordo il suo viso, nella mente,
la mia memoria, per lei, si fece disegno.
All’infinito, per non dimenticare.
Quel viso, e quel fuggente sorriso,
come scrivono i poeti cortigiani
e i fiori che raccoglieva nel giardino,
e le gazze nelle gabbie d’oro
(le parlavano, e lei sorrideva),
e le scarpe che si infilava da sola
allontanando le ancelle, dopo il massaggio,
prima delle feste cerimoniali…
Ora io che non so perché sono partito
e non ricordo se fu per lei o altra pena,
io posso per sempre disegnare il suo viso
e la sua vita, e le impronte dei piedi,
e il soffio che in sogno mi svelò il suo nome.
O, stanco, artefice frustrato,
scrutare il volto della cortigiana giapponese
che appare dal fondo della tazza mentre bevo
e in quella porcellana trasparente sognare il suo viso
e nel profumo oulong e la memoria del fiore
fingere lei che mi guarda ancora,
lei, da Xanadu, dall’incanto di Cina.
In posizione privilegiata sotto i portici delle Procuratie Nuove in Piazza San Marco a Venezia, il Caffè Florian fu aperto il 29 dicembre 1720 da Floriano Francesconi con il nome di “Alla Venezia Trionfante”, ma ben presto la clientela prese l’abitudine di chiamarlo “Florian”. Da allora il locale rappresenta un ritrovo per artisti, intellettuali, politici e personaggi illustri nonché punto di incontro di svariate realtà.
Si ringrazia Claudio Proietti della Galleria Artribù di Roma per aver contribuito alla realizzazione di questo evento.
Piazza San Marco – Venezia orario 9 – 24 tel. 041 5205641 fax 041 5224409 info@caffeflorian.com – www.caffeflorian.com
La mostra è a cura di Stefano Stipitivich
Comunicazione e Relazioni Esterne: Silvia Zanella szanella@caffeflorian.com
Organizzazione Florian e Artribu Contemporary Art Gallery Roma
Ufficio Stampa: Ufficio stampa Caffè Florian
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