GIANFRANCO ZOLA, there is one Magic Box

Oggi per Premier History, vi racconteremo la storia di Gianfranco Zola, ex giocatore di Cagliari, Napoli e Parma, ma soprattutto Chelsea, proprio dove è diventato: The Magic Box.

Zola nasce a Oliena, comune sardo in provincia di Nuoro, in una calda giornata estiva, il 5 luglio 1966.
La sua carriera da calciatore professionista comincia così proprio a Nuoro, dove dopo alcuni anni con le giovanili, esordisce nel campionato 1984-1985 nella vecchia Serie C2 con la maglia della Nuorese. Con i barbaricini, il folletto magico italiano gioca per 2 stagioni, per poi trasferirsi alla Sassari Torres, dove ottenne anche una promozione in Serie C1.

Il Napoli di un certo Diego Armando Maradona nota subito il suo talento e così, nell’estate precedente al campionato 1989-1990, decide di portarlo in Serie A, per la modica cifra di 2 miliardi delle vecchie lire. A “causa” dell’assenza di Alemao e Careca (impegnati nelle qualificazioni a Italia ’90), Zola giocò da titolare la seconda parte di quella stagione, che fu poi quella in cui i partenopei vinsero lo scudetto, e realizzò anche 2 gol e nella stagione seguente portò a casa la Supercoppa italiana. Giocò altre 3 stagioni a Napoli (nelle ultime 2 venne nominato da Maradona stesso suo successore nell’attacco dei partenopei), e chiuse la sua esperienza con la maglia azzurra con 136 presenze e 36 gol. Il suo addio alla città non fu dei più indolori: la società fu costretto a venderlo al Parma, a causa delle casse praticamente vuote, ed i tifosi lo accusarono di “tradimento”, ma lui affermò allora, che era proprio a causa dei problemi economici, che fu costretto ad andarsene.
In 3 stagioni e poco più con la maglia dei crociati, Zola raccolse molte soddisfazioni, tra cui le vittorie di Coppa UEFA (1994-1995) e Supercoppa UEFA (1993), realizzando 63 gol in 144 partite ufficiali.

A Novembre del 1996, decise di lasciare l’Italia (per 12.5 miliardi di lire), per tentare un’esperienza all’estero, con la maglia del Chelsea: mai altra scelta fu più azzeccata!
A Londra divenne un idolo della tifoseria dei Blues (e non solo…) e grazie alle sue giocate d’alta classe, già alla fine della prima stagione, ottenne il riconoscimento di miglior giocatore del campionato.
Fu proprio nel suo periodo trascorso con indosso la maglia del Chelsea, che gli venne attribuito il soprannome “Magic Box”, che significa scatola magica, ed il perché è presto spiegato…
A Londra giocò per ben 7 stagioni (311 presenze e 80 gol), in cui riuscì a vincere diversi trofei: 2 Coppe d’Inghilterra, 1 Coppa di Lega inglese, 1 Community Shield, 1 Supercoppa UEFA ed 1 Coppa delle Coppe.

Nell’estate del 2004 al Chelsea arrivò Roman Abramovich, che propose a Zola (oramai 38enne) di rimanere ancora 1 anno a Londra, per disputare la sua ultima Champions League, ma la voglia di casa è troppo forte per il folletto sardo che così, decise di tornare in Italia, al Cagliari, in Serie B.
La sua maglia n.25 al Chelsea è stata ritirata, mai più un giocatore con quel numero alle spalle calpesterà l’erba dello Stamford Bridge. Il suo nome rimarrà nella leggenda.
Negli anni a venire Zola ricevette diverse onorificenze, a dimostrazione della sua grandezza: Pallone d’Argento Serie A 2004-2005, Premio Scirea alla carriera 2005, fu inserito nella British Hall of Fame nel 2006, Ufficiale ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 2003 ed Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 2004.
Tutto questo per dire una cosa: “There is one Magic Box!”.

Ah, poco tempo fa Zola, dopo varie esperienze da allenatore, insieme a Roberto Di Matteo, Andriy Shevchenko e Dennis Wise ha aperto una gelateria proprio a Londra: chissà se lo riconosceranno?

Foto: Credit Facebook

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