Il Genoa che non sa più vincere, viene eliminata da un grande Alessandria che non ha patito per niente la differenza di due categorie e ha meritato la qualificazione. Il sogno per i nipotini di Gianni Rivera continua.
L’ Alessandria non patisce la differenza di due categorie e fa fuori il più quotato Genoa che vede l’ennesima sconfitta e adesso per il grifone è davvero crisi nera.
Già nei primi 45’, l’ Alessandria mette in seria difficolta il Genoa con Iunco, Nicco e Marras, finchè i rossoblu non trovano le contromisure verso la fine del primo tempo e impegnano Vannucchi con una grande parata a botta sicura di Pavoletti.
Ad inizio ripresa, subito l’ Alessandria trova il vantaggio con l’ex Marras che gela il Marassi. Il Genoa le tenta in tutti i modi e in tutti i colori ma, tra l’imprecisione ed il portiere alessandrino Vannucchi, i ragazzi di Gregucci tengono fino al 92’ quando Pavoletti indovina la palla del pareggio con l’Orso in dieci e cambi effetuati per l’infortunio a Manfrin.
La partita va ai supplementari e tutto prevedeva che i rossoblù potevano finalmente avere la meglio sugli avversari, ma succede il contrario con l’Orso alessandrino che coglie una traversa con Fischnaller nel primo tempo supplementare, per poi completare l’opera al minuto 114 con il gol vittoria del suo bomber Bocalon con un veloce contropiede.
Il grifone, ormai, è in ginocchio e dagli spalti piovono fischi sui giocatori di Gasperini e applausi per quelli di Gregucci, che continuano nella loro bellissima favola e nei quarti troveranno la vincente tra Roma e Spezia.
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