Andata dei sedicesimi di finale di Europa League: i viola si affidano alla rabbia di Mauro Zarate. L’argentino vuole essere decisivo contro il Tottenham
Maurito, bomba ad orologeria
Lui è così. Talentuoso, incisivo, impetuoso, istintivo. Capace di creare soluzioni dal nulla con la sua tecnica ma anche di distruggere con il suo carattere quanto di buono riesce a costruire. Mauro Zarate è l’emblema perfetto del calciatore croce e delizia. Uno, per intenderci, appartenente ad una specifica categoria che può vantare anche altri nomi illustri come Balotelli, Menez, Vucinic e l’indiscusso leader Adriano (l’imperatore). Solo per citarne alcuni. I classici calciatori indolenti capaci di cambiare volto ad una partita, ad una squadra, ad una stagione, ad una carriera. Ma soltanto se sono loro a volerlo realmente. In caso contrario, possono rivelarsi mine vaganti per lo spogliatoio.
Maurito è arrivato alla Fiorentina da pochissime settimane. Ma già ha fatto abbondantemente parlare di sé. Nel bene e nel male. Un copione già visto, per giocatori come lui. In pochi scampoli di partita, Zarate ha praticamente regalato 6 punti alla viola. Quelli contro il Carpi, grazie ad un suo capolavoro finito all’incrocio dei pali, e quelli di domenica sera contro l’Inter, con il suo ingresso in campo che ha letteralmente sparigliato le carte in tavola. Sua l’azione che ha portato al gol di Babacar, suo il gesto che ha, difatti, offuscato una prestazione più che positiva. Le mani al collo di Murillo gli sono costate tre giornate di squalifica.
Contro il Tottenham per cancellare quel rosso
La decisione del giudice sportivo ha sorpreso il giocatore e ha fatto infuriare Paulo Sousa. Il mister, nella conferenza stampa di presentazione della sfida di Europa League, non le ha mandate a dire, affermando con sarcasmo e rassegnazione che si aspettava una sanzione così, essendo Zarate un calciatore della Fiorentina. La società, per tutelare il suo tesserato, ha presentato ricorso nella speranza di ridurre lo stop.
Alle 19 l’argentino avrà immediatamente l’opportunità di cestinare quel cartellino sventolato da Mazzoleni e farsi apprezzare dal pubblico gigliato esclusivamente per le sue qualità sopraffine. Allo stadio “Franchi” di Firenze arriva il Tottenham per l’andata dei sedicesimi di finale di Europa League. Una riedizione, con date diverse, della sfida che un anno fa vide vittoriosa la formazione viola allenata allora da Montella. Zarate respirerà aria di derby londinese. L’ex West Ham guiderà l’assalto agli Spurs di Pochettino con l’obiettivo di indirizzare positivamente l’andamento della doppia sfida sfruttando il match casalingo. Non sarà facile, però, per gli uomini di Sousa: il Tottenham sta attraversando un periodo brillante. Reduce dalla vittoria per 2-1 in casa del Manchester City, la squadra bianco-blu è seconda in classifica in Premier League alle spalle della sorpresa Leicester.
Le probabili formazioni
Davanti, dunque, ci sarà certamente Zarate che in campionato salterà di sicuro almeno la trasferta con l’Atalanta. Con lui potrebbero trovare spazio dal 1′ Bernardeschi e Kalinic. Il primo è in gran forma e dunque ancor più imprescindibile, il secondo deve ritrovare autostima e soprattutto gol. In mezzo al campo chance dall’inizio per Tino Costa affiancato da Borja Valero. Sulle fasce probabile impiego di Blaszczykowski e Marcos Alonso. Dietro non ci sarà Roncaglia, squalificato: il trio sarà formato da Astori, G. Rodriguez e Tomovic. In porta ci sarà Sepe.
Sarà lui a dover contrapporre i guantoni ai tentativi dei vari Kane, Lamela e Eriksen. Un potenziale offensivo non indifferente. Anche la Fiorentina, però, non scherza e spera che ill talento “rabbioso” di Maurito Zarate stasera possa illuminare tutta Firenze.
FIORENTINA (4-2-3-1): Sepe, Tomovic, Rodriguez, Astori, Alonso, Borja Valero, Tino Costa, Blaszczykowski, Zarate, Bernardeschi, Kalinic.
TOTTENHAM (4-2-3-1): Vorm, Trippier, Alderweireld, Wimmer, Davies, Dier, Carroll, Alli, Chadli, Eriksen, Kane
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