Il testo di Claudio Fava, scritto per il ventennale delle stragi di Capaci e Via D’Amelio, approda per la prima volta a Napoli al Piccolo Bellini dove resterà in cartellone del 15 al 20 marzo.
Lo scrittore e autore catanese, con questo testo, mira a ripercorrere gli ultimi momenti di vita dei due magistrati che sanno perfettamente di non avere più tempo per portare a termine il loro complicato lavoro: completare gli atti finali del maxi processo, il più grande processo mai celebrato al mondo contro la criminalità.
“Il testo nasce dal desiderio di raccontare la dimensione più autentica e quotidiana di Falcone e Borsellino, che nulla toglie o sottrae al senso della loro battaglia, ma li completa come esseri umani. Un’ umanità fatta di vitalità, di solitudine, di senso profondo del dovere: un rapporto di amicizia che non può essere cristallizzato in un fermo immagine, ma che nasce da un’ idea di militanza civile e umana, di cui non sempre ci arriva tutto il senso e la forza” (Claudio Fava)
Perciò la pièce spazia dalla piccola ritualità quotidiana condivisa dai due magistrati, dal caffè alle sigarette, alle amarezze che scaturiscono dalle mancate promozioni, dagli ostacoli frapposti da chi invece dovrebbe essere dalla parte dello Stato, dalle profezie di morte che pendono sulla testa di entrambi. E c’è un momento in cui entrambi si rendono conto che tutto ciò che li riguarda, la vita, la morte, la carriera, è stato già scritto.
La regìa e l’allestimento sono stati affidati a Marcello Cotugno, il ruolo di Falcone sarà interpretato da Filippo Dini mentre Giovanni Moschella presterà le sue sembianze a Borsellino e tutti gli antagonisti dei due, i vari volti del male, avranno il volto di Pierluigi Corallo.
Un’altra produzione di un testo inedito e di autori contemporanei portato in scena da BAM teatro.