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Notre Dame de Paris: l’opera moderna a Napoli

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Dopo il successo di Milano e le date di Trieste e Bari, arriva al Palapartenope Notre Dame de Paris

Si è svolta il 22 marzo la presentazione di uno spettacolo che sta battendo ogni record, con due milioni e mezzo di spettatori in dieci anni di attività solo sul territorio italiano.

L’incontro ha avuto luogo nella sala San Giovanni Giuseppe dell’Hotel San Francesco al Monte di Napoli, un monastero del 1500 che gode di una vista incantevole sul Golfo e sulla città; presenti con Carmine Aymone due degli storici e inossidabili interpreti di questo spettacolo che è quasi maggiorenne, Giò Di Tonno e Matteo Setti, da 14 anni nel ruolo di Quasimodo e di Gringoire dell’edizione italiana.  

Ora che siamo tornati in scena abbiamo compreso fino in fondo quanto interesse ci sia intorno a questo spettacolo; tornare dopo dieci anni è stata la scelta giusta, poichè ho ritrovato la stessa gioia e lo stesso entusiasmo. Per espressa volontà di Cocciante, siamo rimasti fedeli allo standard, ma è pur vero che insieme a Gil (Maheu, il regista ndr) abbiamo lavorato su una chiave di lettura diversa e sicuramente più introspettiva, con una regìa più minimalista. (Giò Di Tonno)

 

Anche Matteo Setti si dichiara felice della scelta di tornare a vestire i panni del poeta cittadino:

Attraverso l’impegno di tutti, abbiamo sciolto il dubbio che, nel reinterpretare i nostri personaggi, potessimo risultare stucchevoli agli occhi del pubblico; possiamo assicurarvi che non vedrete le caricature di noi stessi.

Completamente rinnovato il corpo di ballo e gli acrobati, “NDP” sta riscuotendo un tale successo che i produttori stanno aggiungendo, per questo tour 2016, nuove date in corso d’opera;  nel ruolo di Clopin, che fu di un eccellente Marco Guerzoni, a gridare il dolore di vivere da clandestino ci sarà Leonardo Di Minno mentre nel controverso ruolo di Fleur-de-Lys, la promessa sposa di Febo (Graziano Galatone) arriva Tania Tuccinardi. Il meraviglioso trittico vocale che gira intorno ad Esmeralda (Lola Ponce) è rimasto invariato, e , con esso, la poesia e la magìa che da sempre accompagnano questo spettacolo che ha creato un genere nuovo nel panorama musicale europeo.

ph: Dino Borelli

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