La mobilità sostenibile è il primo passo verso un futuro più verde e sano per tutti, consiste nella scelta di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale sia in autonomia che in condivisione.
Sono sempre di più le iniziative volte a spingere le persone ad un uso responsabile dell’automobile e ad un uso intensivo di mezzi più rispettosi della natura. Sono molte le pubbliche amministrazioni locali che invitano i cittadini a spostarsi a piedi o in bicicletta implementando marciapiedi e piste ciclabili con fondi dedicati, oppure dando un simbolico corrispettivo in denaro a chi si reca al lavoro in questo modo per esempio e predisponendo piedibus per portare i piccoli a scuola.
L’impiego di mezzi pubblici è raccomandato e incentivato così da limitare al minimo la circolazione delle automobili sulle vie cittadine, ma al loro fianco sono sempre più le iniziative di car pooling e car sharing organizzate tra privati o dalle aziende per i propri dipendenti.
Anche il mercato delle auto stesso pensa in quest’ottica orientandosi, se pur molto lentamente, verso motori ibridi, elettrici o che impieghino carburanti più naturali e che abbiano un minor impatto sull’aria che si respira ed è ogni giorno sempre meno pulita.
La vera novità degli anni recenti è data dalla Sharing Economy che coinvolge ogni settore, non di meno quello della mobilità in città. Si possono condividere biciclette messe a disposizione dal Comune o dalla Provincia di appartenenza o decidere di condividere il mezzo di trasporto privato con le applicazioni di car sharing per chi percorre la stessa via nella quotidianità come durante i viaggi di piacere.
L’ambiente della città può essere valutato qualitativamente attraverso strumenti che rilevano le caratteristiche delle vie pedonali e ciclabili, il tasso di inquinamento atmosferico presente e le iniziative promosse dalle amministrazioni pubbliche per migliorare il proprio livello e offrire ai propri cittadini una migliore qualità di vita. Regioni, Stato e Unione Europea mettono a disposizione delle singole amministrazioni degli speciali fondi per ridurre l’inquinamento atmosferico ambientale per garantire a sempre più cittadini una migliore vivibilità del territorio.
Ci sono evidenti risvolti sulla salute in Italia che la mobilità sostenibile e un maggior rispetto dell’ambiente hanno portato alla luce. I Comuni in cui l’aria si è rivelata più sana e pulita sono anche quelli in cui ci si muove a piedi o in bicicletta (Sharewood) più volentieri e dunque quelli in cui i cittadini vivono meglio sia in termini di qualità che di salute.
Milano è una delle prime città italiane ad essersi dotata delle tanto attese colonnine di ricarica per le auto elettriche e a dotarsi di una rete di mezzi elettrici messi a disposizione dei cittadini in collaborazione con la casa automobilistica Nissan, ma il Comune menghino ha anche investito sul rinnovamento dei treni Leonardo e segue un piano di mobilità sostenibile che amplia le zone 30 e a low emission, cura le piste ciclabili e incentiva l’usp dei mezzi pubblici.
La capitale Roma ha proposto diverse iniziative ai propri cittadini in merito alla mobilità sostenibile, allargando il progetto a tutta la Regione Lazio. Nissan e Mercedes hanno presenziato recentemente ad un flash mob per le vie della città per mostrare il potenziale dell’auto elettrica. Treni, autobus e metropolitana verranno aggiornati e migliorati per offrire migliori prestazioni per l’ambiente, ma anche come incentivo all’utilizzo dai cittadini.
Per la città di Venezia i sistemi di mobilità sostenibile sono abbastanza differenti rispetto alle altre, per il semplice motivo che il suo centro è già inacessibile alle automobili, caratteristica che l’ha resa la città italiana più ecologica.