“Non sono in grado di lavorare senza cercare il successo, il quarto posto non è il nostro obiettivo”
Josè Mourinho, lo Special One, è sembrato molto sicuro di sè ed ha avuto modo di parlare di molti argomenti fra calciomercato, obiettivi, passato e molto altro. Su Sky Sport la conferenza di presentazione e non sono mancate le battute.
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Lavoriamo per tornare subito in Champions, dobbiamo dimenticare gli ultimi tre anni e far tornare il club dove merita di stare. Il nostro obiettivo non è il quarto posto, non sono in grado di lavorare senza cercare il successo, è la mia natura, non potrei avvicinarmi a questo tipo di lavoro con paura e cercando di non ottenere il massimo.
Come prevedibile non sono mancate le parole su stesso, alla domanda se sentisse la pressione ha risposto così
Io non devo dimostrare nulla a nessuno, e se fosse vero, cosa dovrebbero dimostrare altri allenatori che non vincono da 10 anni (riferito a Wenger) o non hanno proprio mai vinto?
Parlando di mercato Mourinho si esprime così
Come stile di gioco preferisco giocatori specifici per un solo ruolo, al massimo uno o due possono essere flessibili, il quarto acquisto sarò annunciato presto e abbiamo nel mirino altri quattro giocatori
Nessuna parola verso Paul Pogba, la stella francese della Juventus che pare essere uno dei principali obiettivi dei Red Devils.
Alle domande sullo stile di gioco che apporterà risponde così
Vogliamo giocare un bel calcio, aggressivo come piace a me, segnando moltissimi goals ma anche stando attenti a concedere poco agli avversari. Vogliamo regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi
Mourinho su Sir. Alex
Mi ha consigliato di portare l’ombrello e la mia tipica bottiglia di vino (dice scherzando). Ci saranno tante occasioni per poter stare insieme e tengo molto alle sue opinioni
Sul Leicester di Claudio Ranieri
L’eredità del Leicester è molto importante, ci ha insegnato che siamo in un torneo dove venti squadre lottano tutte per il titolo
E per finire, svela il ruolo di Wayne Rooney:
Lui per me è un numero dieci, un nove o un nove e mezzo. Non sarà mai un numero sei o un otto
Wayne Rooney avrà capito che con lo Special One non giocherà più da centrocampista, ma da attaccante o trequartista”