Inizia con una vittoria al cardiopalma la stagione della Lazio 2016/17. 4-3 il risultato finale contro un’Atalanta mai doma capace di rientrare in gara dopo un pesantissimo 0-3 di passivo nei primi 45’ di gioco.
Ciro Immobile gol e azioni
Ottimo l’esordio in campo del nuovo bomber Immobile, autore del 1° gol stagionale e propiziatore del 3° gol biancoceleste di un altro debuttante, il giovanissimo giocatore della Primavera, Lombardi, autore anch’egli di un’ottima prestazione.
Simone Inzaghi rispolvera il 4-3-3
La Lazio “2.0” del tecnico Simone Inzaghi riparte con un 4-3-3 molto propositivo che almeno nel primo tempo ha imposto letteralmente il gioco schiacciando l’Atalanta e rendendola quasi inoffensiva. Ottima la spinta sugli esterni di Kishna e Lombardi coadiuvati bene da Basta, un po’ meno da Lukaku, arruffone e sgraziato. Il centrocampo ha retto botta finchè ha avuto benzina in corpo ma nel secondo tempo è stato praticamente nullo; infatti, la Lazio ha optato quasi sempre per i lanci lunghi dalle retrovie per ripartire.
Nonostante i gol, ottima difesa
A fronte dei 3 gol subiti, c’è da dire che la difesa, in particolare i centrali, hanno fatto una gara senza sbavature e questo di per sé costituisce una grande notizia viste le prestazioni della scorsa stagione. Di certo il rientro di De Vrij da molta più sicurezza ad un reparto che è stato orfano dell’ olandese volante per tutto lo scorso campionato. Di questo ne ha beneficiato anche il compagno di reparto, l’altro olandese Hoedt, il quale è stato autore di una prestazione encomiabile condita anche dal gol, il suo 1° in serie A.
Marchetti, cosa combini?
Peggiore in campo Marchetti, capace di riaprire la gara con 2 “papere” sul giovane centrocampista orobico Kessie, che hanno permesso all’Atalanta di tornare a sperare nella remuntada.
Condizione fisica e panchina corta
Purtroppo, anche in una vittoria, ci sono le note dolenti: in primis, la condizione fisica del gruppo è apparsa ancora approssimativa e di certo inferiore a quella degli avversari. Altro aspetto da non sottovalutare è la “coperta corta”, ovvero una panchina davvero scarna di elementi validi eccezion fatta per Cataldi il quale appena subentrato si è anche tolto lo sfizio di segnare il gol della vittoria definitiva.
L’attacco e il caso Keita
In attacco manca qualcosa, poiché i limiti tecnici di Djordjevic sono palesi e bisognerà sperare di avere sempre Immobile in ottima forma. Stessa cosa dicasi per la trequarti: se è vero che Felipe Anderson è ancora in vacanza post Olimpiadi e Lulic è infortunato, il caso Keita fa riflettere non poco poiché se la rottura, che al momento sembra sempre più insanabile, fosse totale servirà intervenire sul mercato non solo per l’acquisto del sostituto di Candreva, ma anche dello stesso talentino spagnolo. Insomma, una Lazio ancora “work in progress”, Lotito permettendo.