Bologna, mercato alla lente


Giornata non poco frenetica quella di ieri per Fenucci, Bigon, Di Vaio e tutto l’ambiente Bologna ma anche questa sessione di mercato si è conclusa e dalla cronaca si può passare al commento delle operazioni portate a termine.

Ripercorriamo il mercato

Il mercato comincia già a rilento per la situazione di Diawara che a fine Giugno va alla rottura con la società. Di Vaio in una nota trasmissione su un’emittente locale garantisce che tutti i soldi ricavati dalla cessione del guineano saranno reinvestiti. I primi colpi sono gli acquisti di Di Francesco e Boldor prelevati  per 3 milioni circa dal Lanciano, che sarebbe fallito soltanto pochi giorni dopo non iscrivendosi al campionato di Serie B. Solo con un piccolo ritardo si sarebbe riuscito a portare i giovani talenti sotto le Due Torri a titolo gratuito. Ma probabilmente si è cercato di aiutare con liquidità la squadra abruzzese cercando di frenare quel fenomeno di scomparsa di club di serie minori che il calcio italiano deve fronteggiare ogni anno.

Quindi l’acquisto dell’ala sinistra ceca Ladislav Krejčì, reduce dall’europeo francese per 4 milioni di euro, il tesseramento di Simone Verdi per 1,5 milioni dal Milan e quello di Adam Nagy, giovane promessa dal calcio ungherese che il Bologna stava per pagare 5 milioni al Ferencvaros ma grazie alla scoperta di una clausola rescissoria nel contratto viene pagato “solo” 1,5 milioni. Ottimo invece l’acquisto dell’esperto centrocampista svizzero Dzemaili che aveva appena rescisso con il Galatasaray.

Da questo momento praticamente si tesserano giocatori da squadre “amiche” come la Roma, ex squadra di Fenucci, da cui arrivano Torosidis a titolo definitivo per poco meno di 1 milione di euro e Sadiq in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto a favore della squadra capitolina. Mentre dall’Hellas Verona, ex squadra di Bigon, arrivano Filip Helander, scambio di prestiti con diritto di riscatto con Cherubin che approda al club scaligero, e al gong del mercato Federico Viviani, anche lui con la stessa formula dello svedese.

A rendere ancora più frenetica la giornata di ieri è stato la trattativa di Alessio Cerci che si era presentato a Casteldebole nel pomeriggio per sostenere le visite mediche all’Isokinetic, alcuni sospetti erano emersi quando per quattro volte il giocatore si è recato dal centro sportivo alla sala delle risonanze magnetiche e quando si era intravista, dentro la macchina che lo accompagnava all’uscita, una faccia non esattamente serena. Pochi minuti dopo la conferma. Cerci si era ripreso dall’operazione di Maggio della cartilagine del ginocchio ma soltanto a Dicembre si sarebbe potuto allenare in squadra. Per questo il Bologna ha ritenuto opportuno sospendere la trattativa e nel caso rimandarla a Gennaio.

La sfortuna

Ma la vera brutta notizia arriva nella mattinata di ieri dove ha comiciato a circolare la voce di un malore e di accertamenti in corso per il portierone Mirante, confermata poi da un comunicato della società nella serata. Il club felsineo si muove sondando Gabriel e Gomis, proprio quest’ultimo viene ufficializzato in serata dal Bologna con una formula di prestito secco. Il fatto che il Bologna non abbia puntato su un nome importante ma su portiere che faccia da secondo a Da Costa (oltretutto in prestito secco) fa sperare di un ritorno non lontanissimo dello stabiese a difendere di nuovo la porta rossoblu. Tutta la redazione glielo augura di cuore.

Riflessioni

Alla squadra manca un giocatore imprevedibile sull’ala destra, si è provato a prendere Cerci con esiti negativi ma ciò che appare incomprensibile è il motivo per cui i dirigenti, pur avendo riconosciuto un punto debole in quella zona, non abbiano virato su un altro giocatore a 4 ore dalla fine del mercato. Particolare che non si siano reinvestiti i soldi di Diawara come dalle parole di Di Vaio ma ancora di più come si sia partiti con l’idea di rinforzare uno degli attacchi peggiori del campionato ma non si sia fatto niente per avere certezze di prestazioni soddisfacenti. Il Bologna sulla carta non può dirsi certo rinforzato ma neanche indebolito, tante sono le scommesse interessanti tentate che Donadoni dovrà far tramutare da incerte a vincenti con il lavoro quotidiano ma poche sono le sicurezze. Il giudizio finale verrà dato il 28 Maggio.

 

 

Qui l’elenco degli acquisti e delle cessioni.
Acquisti: Cherubin (d, Atalanta, FP), Di Francesco (c, Lanciano), Boldor (d, Lanciano), Krejci (c, Sparta Praga), Verdi (c, Carpi via Milan), Nagy (c, Ferencváros), Dzemaili (c, Galatasaray), Torosidis (d, Roma), Sadiq (a, Roma), Helander (d, Verona), Gomis (p, Torino), Viviani (c, Verona)

Cessioni: Zuniga (d, Watford via Napoli), Giaccherini (c, Napoli via Sunderland), Stojanovic (p, fc), Constant (d, fc), Brighi (c, Perugia), Zuculini (c, Verona), Rossettini (d, Torino), Diawara (c, Napoli), Boldor (d, Verona), Brienza (c, Bari), Cherubin (d, Verona), Crisetig (c, Crotone)

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