Con Canzone per Federica Maldestro passa le selezioni per partecipare al 67° Festival di Sanremo
Maldestro, nome d’arte di Antonio Prestieri, è sicuramente l’artista rivelazione della scena cantautorale degli ultimi anni, parteciperà al 67mo Festival di Sanremo dal 7 all’11 febbraio 2017, con “Canzone per Federica”.
Il 12 dicembre ha partecipato alla trasmissione in diretta su Rai1, “Sarà Sanremo” la finalissima che gli ha dato l’accesso al Festival di Sanremo.
Maldestro ha le spalle forti di chi è nato in un quartiere difficile come quello di Scampia, dal quale a nove anni si è trasferito nel centro di Napoli cominciando a studiare pianoforte.
Dal suo debutto nel 2013 ad oggi, ha tenuto oltre cento concerti partecipando tra l’altro a numerosi importanti festival e rassegne e esibendosi in numerosi teatri importanti, dall’Auditorium Parco della Musica al Teatro Bellini, dal Ravello Festival al concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni nel 2016 dove si è distinto con il brano inedito “Facciamoci un selfie“. Ha inoltre avuto più volte l’occasione di suonare con importanti artisti del calibro di Vecchioni, James Senese come apri-concerto, e molti altri.
Il suo primo album “Non trovo le parole”, pubblicato il 14 aprile 2014, ha collezionato numerosi premi quali: Premio Ciampi, Premio De André, SIAE, AFI e Musicultura.
Finalista al Premio Tenco (secondo posto) come miglior album d’esordio, Maldestro è stato inserito nell’album del Club Tenco dedicato a De André uscito la scorsa estate.
Maldestro è un autore raffinato dalla voce graffiante, come i suoi testi, che parlano di un quotidiano nudo e crudo talvolta crudele, di vite e di sentimenti raccontati con una grande maturità. La musica spazia tra melodie folk e blues, intensa sia nelle ballate che nei ritmati. L’essenza del suo messaggio è quella di esprimere la difficoltà di un giovane poeta verso gli affanni della vita, attraverso parole ironiche ma piene di contenuto, cogliendo la magia della terra natale.
Testo del brano: Canzone per Federica
Sarà che un giorno si brucia
come si brucia la vita
sarà che il tempo lo conti
appoggiando il naso alle dita
Sarà la legge complessa
di questa immensa natura
sarà la forza di piangere
non lasciarti da sola
Sarà che ogni caduta
è l’inizio di un altro volo
sarà che il meglio di vivere
lo trovi in un uomo solo
Sarà che siamo creature
fatte di polveri e inganni
per correggerci il cuore
non basteranno questi anni
Sarà quest’ansia da studio
a farti odiare il mattino
sarà il silenzio di un padre
a farti amare un bambino
Sarà il tuo libero arbitrio
a incasinarti l’umore
sarà che siamo architetti
del nostro stesso dolore
Sarà un tuo vecchio nemico
il tuo più intimo amico
sarà l’assenza di Dio
a portarti verso il tuo io
Sarà un tiro di erba
a farti stare una merda
quando ti scoppia la testa
e vuoi lasciare la festa
Ma tu, cammina, cammina
accumula strade
lasciando che tutto
si muova
Ma tu, respira, respira
non chiudere gli occhi
se il buio della notte
ti trova
Sarà che un fiore resiste
il tempo di una stagione
sarà che a volte un abbraccio
lo trovi in una canzone
Sarà la noia degli amici
di qualche sabato sera
sarà la mamma in cucina
che non è più come allora
Sarà ogni porta che chiudi
a mescolarti le carte
sarà che quando vuoi andare
la moto è ferma e non parte
Sarà che una risposta
la trovi dentro a uno sguardo
che un incontro perfetto
è frutto di un ritardo
Ma tu, cammina, cammina
accumula strade
lasciando che tutto
si muova
Ma tu, respira, respira
non chiudere gli occhi
se il buio della notte
ti trova
Balla, da sola oppure in mezzo alla gente
e canta, perché nessuno ti tolga niente
Ma tu, cammina, cammina
accumula strade
lasciando che tutto
si muova
Sarà che un giorno si brucia
come si brucia la vita
sarà che il tempo lo conti
appoggiando il naso alle dita
Sarà la legge complessa
di questa immensa natura
sarà la forza di piangere
Fonte foto copertina: Pasquale Fabrizio Amodeo