Chioma lunga bionda, occhi profondi, stile inconfondibile, iconico, è stata direttrice di una delle più grandi riviste di moda, stile e cultura: Vogue Italia.
Franca Sozzani ci ha lasciati da ormai un mese all’età di 66 anni, soffriva da tempo di un brutto male.
Giornalista ed editrice italiana, nasce a Mantova, si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Si sposò, incinta di tre mesi, si separò e rispose ad un annuncio di lavoro, così iniziò a lavorare come segretaria nella Condè Nast per poi arrivare a dirigere Vogue Bambini, Lei, Per Lui. Dal 1988 alla sua morte è stata direttrice di Vogue Italia e dal 2006, direttore responsabile de “L’uomo Vogue“.
Si appassionò ma mano alla moda, non ebbe subito i consensi, ma a poco a poco divenne la regina indiscussa del fashion, colei che stravolse l’idea di editoriale sulla moda; non dettava solo tendeze, ma sosteneva numerose cause, come il Il Black Issue, un’edizione speciale, ristampato più di tre volte con modelle di colore, fra cui le top model Naomi Campbell, Liya Kebede, Jourdan Dunn, Sessilee Lopez, Tyra Banks, Chanel Iman. Una delle altre novità a lei ascrivibili fu quella di attivare anche sul sito online una rubrica VCurvy, per le donne più formose.
Dal 2010 iniziò a dirigere anche Vogue Gioiello e Vogue Accessory, ma fu anche autrice di numerosi libri di fotografia, moda, arte e design. Uno dei maggiori riconoscimenti lo ebbe nel 2012, con il Premio America della Fondazione Italia USA, ma in realtà quasi come una fatalità del caso, nel 2017 uscirà il documentario “Chaos and Creation” dedicato a lei dal figlio, il fotografo e regista Francesco Carrozzini, già presentato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
“L’eleganza è un atteggiamento, non è legata ad un capo di vestiario! Si può imparare a vestirsi bene, ma non necessariamente si impara a essere eleganti“.
Ciao Franca.