San Casciano dei Bagni (Siena)– Giacevano da circa 2300 anni sotto il fango e l’acqua bollente delle vasche sacre. Un team composto da oltre 50 archeologi ha lavorato senza sosta per settimane per poter far affiorare interamente il Santuario termale di San Casciano dei Bagni, importante testimonianza del periodo di transizione tra l’epoca etrusca e quella romana, uno dei contesti di bronzi più importanti del Mediterraneo.
“É la scoperta più importante dopo quella dei Bronzo di Riace” ha detto Massimo Osanna, direttore generale dei Musei Italiani. Migliaia di monete, ex voto, oggetti della ritualità quotidiana e ben 24 statue in bronzo, 5 delle quali alte quasi un metro, tutte perfettamente integre e in buono stato di conservazione, databili tra il II secolo a.C. e il I secolo a.C.
Un tesoro unico dal momento che si accompagna ad una incredibile quantità di iscrizioni in etrusco e in latino che permettono di comprendere anche le famiglia di appartenenza e addirittura rivelano il nome inedito di alcune divinità.
Esulta il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: “Un ritrovamento eccezionale che ci conferma una volta di più che l’Italia è un paese fatto di tesori immensi e unici. La stratificazione di diverse civiltà è un unicum della cultura italiana”.
A San Casciano un nuovo museo
(Foto dalla pagina Facebook Il Santuario Ritrovato – San Casciano dei Bagni, clicca qui per guardare tutte le altre foto)