Castellammare, al MUDISS intenso dialogo tra arte classica e contemporanea. Benvenuta 9Artè!


L’arte come mezzo concreto per sensibilizzare, supportare cause, promuovere la crescita economica e socio-culturale del territorio, nonchè favorire un senso di comunità.Benvenuta 9Artè!

Taglio del nastro, ieri 23 marzo, presso il MUDISS (Museo Diocesano Sorrento-Castellammare) per l‘Associazione 9Artè, collettivo di nove artisti legati da profonda amicizia e da tempo impegnati in diversi contesti culturali di rilievo nazionale ed internazionale.

Nutrita la partecipazione del pubblico che ha assistito alla nascita dell’associazione, nonchè alla contestuale inaugurazione della mostra d’arte che resterà aperta al pubblico fino al 30 marzo nei giorni lunedì (dalle 9.30 alle 12.30) e il mercoledì e il sabato (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30).Ad esporre le loro opere Carmen D’Auria, Catello Zanca, Cinzia Vivo, Ciro Di Somma, Domenico Balestrieri, Florinda Imparato, Luca de Martino, Monia Provenza e Vincenzo Imperatore.

9Artè, il potere dell’arte di creare comunità

Ad accogliere calorosamente i partecipanti il Direttore del MUDISS, Egidio di Lorenzo, il quale ha ringraziato i presenti manifestando gioia nel vedere gli spazi del museo aperti alla comunità non soltanto come luogo di custodia di tesori artistici e storici, ma come luogo di incontro e di scambio culturale.

L’evento ha visto la partecipazione del sindaco Nello D’Auria, dell’Assessore alla Cultura Mena di Maio, dell’Assessore agli Eventi Stefania Tizzani e del Consigliere Comunale Salvatore Castrignano, tutti in rappresentanza del Comune di Gragnano, oltre che di Mario Notomista, archeologo, Andrea Paolillo, avvocato e di Gino Coppola, presidente della Pro Loco di Castellammare.A moderare l’incontro la giornalista Maria Pia Nocerino. 

Cinzia Vivo, presidentessa di 9Artè, durante il suo intervento ha delineato le origini, gli scopi e la visione condivisa dell’associazione, mentre Florinda Imparato, vicepresidentessa di 9Artè, ha anticipato le iniziative future dell’associazione volte a promuovere l’arte  – anche e soprattutto – a favore della solidarietà, menzionando il sostegno a favore della Casa di Imma, struttura riservata all’accoglienza di madri e minori vittime di violenza, inaugurata lo scorso anno in memoria di Imma Villani, uccisa il 19 marzo 2018 a colpi di pistola dal marito dinanzi alla scuola elementare dove poco prima aveva accompagnato la sua bambina.

Durante gli interventi, è stata sottolineata più volte l’importanza dell’arte nel favorire lo sviluppo economico e culturale del territorio, ma anche la capacità della stessa di creare comunità, in primis tra i Comuni di Gragnano e Castellammare di Stabia da considerare un tutt’uno così come ha affermato il sindaco di Gragnano Nello D’Auria.

Abile Gino Coppola, presidente della Pro Loco di Castellammare di Stabia, nel compiere un’accurata analisi delle opere esposte evidenziandone la tecnica, il messaggio e la capacità di ciascuna di esse di suscitare emozioni.Interessanti gli interventi di Mario Notomista che ha rimarcato l’importanza di un ponte come quello realizzato al MUDISS tra la bellezza dell’arte classica e quella contemporanea, nonchè dell‘Avv.

Andrea Paolillo, promotore dell’attività di solidarietà a sostegno della Casa di Imma in ragione ai casi di violenza familiare che, purtroppo, non accennano a diminuire.

9Artè, la mostra

La mostra che resterà aperta al pubblico fino al 30 marzo presso il Museo Diocesano Sorrentino Stabiese è costituita da una selezione di opere caratterizzate da grande intensità cromatica, tutte in grado di di evocare profonde emozioni.A rendere ancora più coinvolgente l’itinerario artistico, la scelta di collocarla nel Museo Diocesano, custode di un’interessante varietà di reperti rinvenuti nella necropoli soggiacente alla Concattedrale negli anni 1875-1878, oltre che di opere d’arte sacra e manufatti storici più recenti che raccontano il percorso della chiesa locale attraverso i secoli.

Oltre alla fibula-fermaglio con l’abbraccio di San Pietro e San Paolo (secoli V-VI), suggestiva la statua in terracotta rinvenuta durante gli scavi eseguiti tra il 2005 e il 2007 dalle Soprintendenze nella Grotta di San Biagio, frantumata in oltre settanta pezzi e poi assemblata dal restauratore Umberto Piezzo, statua che raffigura un santo Vescovo (forse San Renato o forse San Catello).

Orari di apertura: lunedì (dalle 9.30 alle 12.30); mercoledì e sabato (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30).

 

(Foto in copertina di Gianni Cesariello ph)

 

 

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