“Chico Forti sono io”, la scultura in marmo firmata dall’artista Nello Petrucci, è stata presentata ieri 8 Febbraio, a Trento (città natale di Forti), presso Palazzo Benvenuti, dove l’opera resterà collocata definitivamente.La suggestiva opera nasce a sostegno della vicenda che vede protagonista Chico Forti, il produttore televisivo e velista italiano detenuto da 23 anni in un carcere statunitense, perché ritenuto responsabile di un omicidio per il quale si è sempre dichiarato “vittima di un errore giudiziario”.
La prima versione della scultura, in cementite, era stata svelata a Pompei lo scorso settembre in presenza di Gianni Forti, zio di Chico e di Andrea Bocelli e sua moglie Veronica Berti che da tempo sostengono la causa di Chico Forti, trattenuto negli USA nonostante un provvedimento di estradizione per l’Italia firmato nel 2020.
“Sembrava che il rientro di Chico fosse imminente. Speravo di non dover più parlare a nome suo, ma così non è stato.
Sono andato più volte al Ministero degli Esteri, in questi due anni, ma la risposta è sempre stata la stessa: “Occorre aspettare”.In Florida ci sono difficoltà da superare.
Una delle cose che frenano il rientro di Chico in Italia è la commutazione della pena.” – ha spiegato Gianni Forti, zio di Chico.
Presenti all’evento, oltre all’artista e allo zio Gianni, anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il vicepresidente regionale Roberto Paccher, ed il presidente di Cassa Centrale Giorgio Fracalossi.
“Non sono solo, non lo sono mai stato.Sento la solidarietà come lo scalpello, sento che voi state estraendo il mio corpo dalla roccia che lo avvinghia” – è stato il commento di Chico che, in occasione del suo 64esimo compleanno, ha ricevuto anche gli auguri cantati da Andrea Boccelli.
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