La tradizione napoletana è anche La Cantata dei Pastori di Peppe Barra


A Napoli non c’è Natale senza la “ Cantata dei Pastori “ di Peppe Barra,  nello storico teatro Politeama che esalta tutte le coreografie e la musica grazie alla sua perfetta architettura.

La Cantata dei Pastori, un’ opera teatrale in versi che vanta tantissime versioni diverse, nasce nel ‘600 il suo autore, Andrea Perrucci la pubblicò nel 1698 sotto lo pseudonimo  di Ruggiero Casimiro Ugone e col titolo “ Il Vero Lume Tra L’Ombre” ovvero “ La Spelonca Arricchita per la Nascita del Verbo Umanano “. L’opera narra le vicissitudini di Maria e Giuseppe nel loro viaggio verso Betlemme, le insidie dei Diavoli che vogliono impedire la nascita del Messia, la loro sconfitta ad opera degli Angeli e l’adorazione di personaggi presepiali quali pastori, cacciatori e pescatori. Vi figura inoltre il personaggio di Razzullo, uno scrivano inviato in Palestrina per il censimento della popolazione, popolano affetto da fame atavica e incapace di svolgere un lavoro stabile. Un altro personaggio comico, introdotto verso la fine del ‘700 è la figura di Sarchiapone, barbiere matto, in fuga per per aver commesso due omicidi. Tra sacralità e volgarità, l’Opera di Perrucci, rinominata in La Cantata dei Pastori, arriva ad un punto di intollerabilità da parte delle Autorità che fu sospesa tanto da far dire a Benedetto Croce che “ era finita”, ma non fu così, le rappresentazioni ripresero e le principali compagnie teatrali la inserirono nel loro programma.

Nel 1974 Roberto De Simone ebbe la felicissima idea di metterla in scena e lo fece con La Nuova Compagnia di Canto Popolare dove il Razzullo venne interpretato dallo splendido Peppe Barra, rendendo il personaggio il fulcro dell’intera Opera.

Peppe Barra fino ad oggi ha omaggiato la città di Napoli con questo regalo natalizio rappresentando appunto La Cantata dei Pastori con la sua regia, dove si sono alternati una marea di attori che nel corso degli anni hanno dato lustro ai vari personaggi, una su tutti la madre di Peppe, Concetta Barra, l’immensa ed indimenticabile attrice napoletana.

La versione del 2018, vede in scena il grande Peppe Barra sempre nel personaggio di Razzullo,   con tantissimi attori giovani e bravi che in questa edizione danno vita ad una “ Cantata  “  diversa, comica ma rispettando la sacralità della storia  e inserendo nuova “ Verve “ all’intera storia, così come il personaggio di Sarchiapone, interpretato dalla bravissima Rosalia Porcaro, o dal Demonio , Francesco Iaia o Cidonio il Diavolo Oste, Biagio Musella che pur rispettando storia e sceneggiatura, hanno vivacizzato l’interpretazione dei loro personaggi.

Splendidi il corpo di ballo Skaramacay  e l’orchestra diretta dal M° Luca Urciuolo con musiche di Lino Cannavacciulo, Paolo Del Vecchio, Luca Urciuolo e Roberto De Simone ( la canzone di Razzullo ).

La Cantata dei Pastori va in  replica fino al 6 gennaio, consiglio veramente  di andarla a vedere almeno una volta, poi non potrete più farne a meno.

Foto Giovanni Esposito A.I.F.

 

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