Mater Camorra e i suoi figli

Giovedì 9 gennaio 2020 ore 20.30 al TIN Teatro Instabile Napoli ultima data per “Mater Camorra e i suoi figli” adattamento da Brecht di Gianni Sallustro. Lo spettacolo è dedicato a Gaetano Montanino vittima innocente di camorra.

comunicato stampa

“Sabato 28 e domenica 29 dicembre ore 20.30 e giovedì 9 gennaio 2020 ore 20.30 al TIN Teatro Instabile Napoli la Talentum Production, in collaborazione con l’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema, propone “Mater camorra e i suoi figli” adattamento da Brecht di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi anche protagonisti dello spettacolo. La regia è di Gianni Sallustro. Lo spettacolo è dedicato a Gaetano Montanino, a dieci anni dalla sua morte, riconosciuto “vittima del dovere” con decreto del capo della polizia n. 599/C/3/GG/34 del 13 marzo 2013.
Lo spettacolo ha il patrocinio morale del Comune di Napoli, (assessorato alla Cultura), di Libera Campania, di Articolo 21, di A.R.Ca Agende Rosse Campania.
“Questo lavoro, nato da un’idea di Michele Del Grosso – dice il regista Gianni Sallustro – è stato allestito da me in diverse occasioni; lo metto in scena dopo avere preparato gli attori attraverso il workshop “Il teatro epico di Brecht”, finalizzato a raggiungere un’ottima conoscenza di Brecht ed in particolare di una tra le sue opere più significative che è “Madre Courage”. Di questo capolavoro abbiamo fatto la decodifica del testo, dei suoi personaggi per poi passare alla messinscena del testo, rielaborato in dialetto napoletano”.
L’idea è nata dopo che l’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema ha ricevuto nel maggio del 2012 dalla Polizia di Stato un attestato di benemerenza così motivato :“Per l’alto valore sociale e per l’impegno profuso nel diffondere la cultura della legalità attraverso progetti di teatro, musica e danza ;centro di aggregazione per i giovani che attraverso l’arte e con la realizzazione di spettacoli, diventano testimoni di una società più giusta e libera dalla violenza, diffondendo i valori di giustizia e coraggio sia nella loro terra, che nei centri di giustizia minorile” .
Note di regia: “Si può pensare che le donne siano in quanto tali contro le guerre solo se si vede la guerra come fenomeno che appartiene alla vita pubblica e che perciò ha avuto storicamente come protagonista esclusivo il sesso maschile. Se invece consideriamo come profondamente intrecciati privato e pubblico, individuo e collettivo, femminile e maschile, è chiaro che in guerra la parte sostenuta più o meno consapevolmente dalle donne è sempre stata grande. Sono le donne a garantire solidarietà ed affetti a chi agisce in un teatro di odio e di distruzione. E ancora, in tempo di guerra, sono le donne, oltre a decidere di poter combattere in prima linea, a sopportare un sovrappiù di violenza: gli stupri, la prostituzione coatta oppure la riduzione alla funzione di cura ed assistenza. Anna Fierling, la celebre vivandiera di Brecht, diventa in “Mater Camorra e i suoi figli ”Anna ‘a squarciona”, mentre i suoi tre figli, Eilif, Schweizerkas e Kattrin la muta, vengono ribattezzati Rafele, Tonino e Catarina. Tra gli altri personaggi c’è il Cappellano, personaggio che rappresenta una casta di persone paurose e false, interessato come tutti gli uomini alla propria sopravvivenza ed interessi. Lui non si fa problemi a rinunciare all’onore per sopravvivere e rinunciare pure ai voti proponendo un matrimonio a Madre Coraggio. Il cappellano è inquietante e con connotati zoomorfi, come del resto ogni altro personaggio del testo rivisitato. In questa rilettura del drammaturgo di Augusta la vicenda di “Madre Courage” è ambientata nei vicoli di Napoli e nella provincia napoletana e la guerra dei trent’anni si trasforma nello scontro perenne fra i clan, con il surplus di degrado e animalità che questo comporta”.
Caratteristiche del lavoro: Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro bestialità. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan. La presenza nello spettacolo di un coro greco di animali che sottolinea le parti salienti del testo. É come se ci si immergesse in una giungla. I costumi ricoperti di soldi macchiati di sangue: il denaro, unico interesse dei camorristi. L’unico elemento scenografico è un carro che, sui quattro lati, è composto da quattro sculture che riproducono le capuane Matres Matutae che, come sfingi, custodiscono l’enigma della vita. Lo spettacolo è inserito nel programma del Natale a Napoli.”


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente.

PUBBLICITA

LEGGI ANCHE

Napoli, incredibile record per “Sarò con te”

Il film "Sarò con te", diretto da Andrea Bosello e prodotto da Filmauro di Luigi e Aurelio De Laurentiis, ha raggiunto un record di...

Lutto nel mondo del cinema e del teatro. Addio a Gigi De Luca

Il teatro e il cinema perdono una figura importante. L'attore Gigi De Luca è scomparso all'età di 81 anni nella sua casa di Torre...

Privacy e sicurezza nei wearable: tra innovazione e protezione dei dati

Privacy e sicurezza nei wearable: la crescente diffusione dei dispositivi indossabili

Juve Stabia le vespe hanno incontrato gli alunni della “Bonito-Cosenza”

Juve Stabia continua il tour delle vespe presso gli istituti scolastici di Castellammare Di Stabia. La S.S. Juve Stabia 1907 presso la SSIG “Bonito-Cosenza” Questa mattina,...

ULTIME NOTIZIE

PUBBLICITA