Le varie linee della metropolitana di Napoli hanno molte stazioni, alcune di esse sono state definite “stazioni dell’arte“.Il motivo di questo appellativo è che presentano al loro interno hanno caratteristiche che le rendono uniche e come delle vere e proprie opere d’arte.
Ecco quali sono le stazioni dell’arte:
- Piazza Garibaldi (Linea 1): al suo interno vi sono due opere di Michelangelo Pistoletto, entrambe sono intitolate “Stazione” e sono due specchi, uno per ogni direzione dei treni, su cui sono presenti delle serigrafie di persone che attendono il treno.
- Duomo (Linea 1):è stata progettata da Massimiliano e Dorina Fuksas e ciò che la rende una stazione d’arte è la presenza in tutta la stazione di figure esagonali che cambiano di colore in base al momento della giornata.
- Università (Linea 1): è caratterizzata da colori sgargianti e pareti con mille parole ed entrambi questi aspetti stanno a rappresentare l’innovazione.
- Municipio (Linea 1 e 6): oltre alla “Fontana di Nettuno” che è situata all’esterno della stazione, questa fermata ospiterà testimonianze delle scoperte archeologiche che hanno visto la luce con la costruzione della stazione.
- Toledo (Linea 1): la stazione di Toledo è un’immersione che parte dalla terra/sabia e arriva al mare.
- Dante (Linea 1): all’interno di questa stazione sono presenti varie opere d’arte di vari artisti, e sono: “Luce-Grigio” e “Frammenti di un autoritratto anonimo” di Carlo Alfano, “Queste cose visibili di Joseph Kosuth, “Senza titolo” di Jannis Kounellis, “Intermediterraneo” di Michelangelo Pistoletto e “Universo senza bombe.regno dei fiori. 7 angeli rossi” di Nicola De Maria.
- Museo (Linea 1) e Cavour (Linea 2): anche in questa stazione sono presenti molte opere d’arte, ecco quali: un calco in vetroresina dell’Ercole Farnese, un calco in brozo di una testa di cavallo, una serie di fotografie in bianco e nero di Mimmo Jodice, una riproduzione in bronzo del “Laocoonte“, “Stazione Neaopolis”, alcuni scatti del fotografo Luciano D’Alessandro, una serie di scatti realizzati da Fabio Donato e alcune fotografie di Raffaella Mariniello.
- Materdei (Linea 1): al suo interno sono presenti una serie di mosaici, una scultura di bronzo colorato di Luigi Serafini e un opera in ceramica di Lucio Del Pezzo.
- Salvator rosa (Linea 1): al suo interno raccoglie opere di vari artisti come Mimmo Rotella, Ernesto Tatafiore, Mimmo Paladino, Renato Barisani e Gianni Pisani.
- Quattro giornate (Linea 1): al suo interno raccoglie le opere di Nino Longobardi, Sergio Fermariello, Baldo Diodato, Anna Sargenti, Umberto Manzo, Maurizio Cannavacciuolo e Marisa Albanese.
- Vanvitelli (Linea 1): sono presenti le istallazioni dal senso filosofico di Giulio Paolini, Vettor Pisani, Gabriele Basilico, Olivio Barbieri e Mario Merz.
L’opera di quest’ultimo è la più famosa, ovvero l’aspirale realizzata con i neon blu.