Sete & Arte, a Castellammare di Stabia il maestro Domenico Sepe


Velum, Vacua Omnia, Leucosia, Partenope e Ligea sono le opere del Maestro Domenico Sepe esposte venerdì 28 luglio presso “Mirù”, il Lab delle Sete inaugurato di recente a Castellammare di Stabia, al Corso Vittorio Emanuele, dalla stilista Miriam Ruocco.Artista di grande talento e di profonda sensibilità, negli ultimi tempi Sepe ha ottenuto una maggiore attenzione mediatica per via del suo Cristo Rivelato, fortemente ispirato alla famosa opera di Sanmartino, che tuttavia offre un racconto diverso ed inedito, quello di un preciso istante della vita di Cristo: il suo primo respiro nell’attimo in cui ritorna in vita.

A rendere Sepe ancor più esposto ai media anche la singolare vicenda legata alla statua di Maradona che lo scultore ebbe a donare alla città di Napoli.La statua, lo ricorderete, fu collocata all’esterno dello Stadio Maradona, per poi essere rimossa e restituita all’artista per una serie di svariati motivi (valore troppo alto della donazione, prestigio e visibilità che Sepe avrebbe ottenuto a dispetto degli altri artisti, conflitto con un progetto comunale che avrebbe per oggetto proprio la realizzazione di una statua di Maradona).

Sete & Arte, quando il bello richiama il bello

L’evento “Sete & Arte” ha visto come protagoniste la ricercatezza delle sete disegnate e realizzate da Miriam Ruocco e la prepotente bellezza delle opere di Sepe.

Durante il vernissage lo scultore ha spiegato che nella maggior parte dei casi le sue opere vengono plasmate in argilla per poi essere fuse in bronzo con la tecnica della cera persa che consente di ottenere opere vuote all’interno – un vuoto relativo in quanto quello lasciato è lo spazio che l’artista intende destinare all’anima.Altra caratteristica delle opere del maestro partenopeo sono le tracce ben visibili del suo lavoro; tracce che egli non rimuove affinchè ogni opera possa raccontare la propria storia, quello di un tocco, di una carezza, di un’esitazione, di una fatica.

domenico sepe

Un momento di grande cultura e bellezza, oltre che di piacevole convivialità, quello offerto dalla fondatrice del brand Mirù.

A contribuire al successo dell’evento, oltre alla suggestiva bellezza delle opere di Sepe e alle raffinatezza delle creazioni Mirù, la garbata e generosa ospitalità che da sempre contraddistingue la famiglia Ruocco.

Mirù - Castellammare di Stabia

 


LEGGI ANCHE

Addio a Lorenzo Laudadio, podista campano che sognava la Maratona di New York

TRENTOLA DUCENTA – Una notizia che non avremmo mai voluto dare. Lorenzo Laudadio, simbolo di tenacia e determinazione nel mondo del podismo campano, si è...

Carrarese: oggi la visita al Santo Padre

Carrarese Calcio 1908 rende noto che, nella giornata odierna, i calciatori della prima squadra, assieme allo staff tecnico e dirigenziale, al termine dell’udienza generale...

ULTIME NOTIZIE

Carrarese: oggi la visita al Santo Padre

PUBBLICITA