Torre Annunziata, Poppea e la sua villa con planimetria

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E’ buio e la fioca luce delle lucerne accompagna il rientro in casa dell’IMPERATORE che ha trascorso l’ennesima serata tra le corse dei carri e il tiro dei dadi; nel buio, oltre il colonnato, scorge  sua moglie che lo ha atteso invano…avrebbe voluto esser tra le sua braccia, stanca e nervosa per la gravidanza, ma così non è stato! Lo accoglie con disprezzo e Lui, preso da un attacco di ira, le sferra un calcio nel ventre cosicchè lei si accascia… muore! Finisce così l’unione di due dei personaggi più dibattuti e controversi dell’antichità: Poppea e Nerone.

Poppea Sabina è bellissima, determinata, ambiziosa e osa! Sposa in seconde nozze Otone, uomo molto vicino all’Imperatore ed è così che lo incontra. Nerone né è affascinato, irretito… soggiogato e poco dopo l’inizio della loro relazione, dichiara pubblicamente di volerla sposare, nonostante abbia già una moglie: Claudia Ottavia, nonostante l’opposizione assoluta di Agrippina, sua madre, che si ritrova improvvisamente “OUT THE PLAY” dalla politica romana.

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Poppea ha appagato la sua ambizione: è Imperatrice, e, insieme al Prefetto del Pretorio Tigellino, conosciuto come la “Sinistra Mano di Nerone”, tesse la trama di una tela di intrighi e omicidi mai confessati e confermati tra i quali proprio quello di Claudia Ottavia ed Agrippina.

Siamo nel primo I d.c. Roma è Capitale del potere ma anche scena di intrighi, congiure, omicidi. Il modo di far politica è cambiato ed è da un secolo, ormai, che gli Imperatori e i personaggi più illustri di Roma hanno ridisegnato la fascia costiera che va da Napoli a Punta Campanella, insediandovi le proprie residenze suburbane, trasformando così la costa Campana in Villa Otium.

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Il clima è ideale per allontanarsi dalla calura e dal caos romano, qui si gode della bellezza del mare… possedere una Villa in questi luoghi rappresenta uno STATUS necessario per restare sulla scena politica romana, ed è qui ad Oplontis (odierna Torre Annunziata) che si erge l’imponente Villa di Poppea esempio unico di residenza campana del Jet Set Romano.

La Villa fa già parte dei possedimenti di famiglia di Poppea e quando Ella diventa moglie di Nerone, la residenza raggiunge il suo massimo splendore. Il corpo centrale: quello più antico, lungo l’asse nord-sud viene ampliato ad ovest con gli appartamenti dei proprietari e ad est con quelli della servitù che si occupa di produrre olio e vino.

La Villa viene dotata di ogni confort: una piscina olimpionica i cui bordi sono impreziositi da delicate statue di Satiri Danzanti; le terme private ed una facciata, lato sud, completamente rivolta verso il mare, ricca di ambienti lussuosamente arredati  in cui rilassarsi e godere appieno del bellissimo panorama, dove Sorrento a sinistra e Capri al centro incantano…

La natura circonda ed allo stesso tempo entra nella villa, ritroviamo infatti numerosi giardini  interni  dalle pareti finemente decorate che si alternano alle stanza per gli ospiti. La passeggiata lungo i colonnati dei peristili può godere del profumo e dell’ombra degli alberi di alloro e limone. Le vasche, molte, sono ornate da sculture adattate a fontane il cui delicato sgorgare fa da sottofondo a giornate trascorse chiacchierando a bordo piscina; giornate che si concludono con banchetti succulenti e pregiati nell’elegantissimo Triclino.

Una vera e propria struttura ricettiva, dunque, quella di Oplontis, maestosa residenza adibita ad ospitare la corte di Nerone. Morta Poppea, cala il sipario su uno dei salotti più mondani ed importanti del tempo: più nessuno ha abitato quelle stanze… più nessuno ha goduto di quel luogo incantevole. Tutto è stato messo a tacere dalla violenza dello Sterminator Vesevo che ha immortalato nei secoli la gloria di Poppea.

 

 

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