15 Ottobre, l’alba del Green Pass


Da oggi il Green Pass diventa obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro, siano essi pubblici o privati. Non si placa la protesta dei No Green Pass. Lunghe code in farmacia per i tamponi.

Green Pass obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro

Da oggi entra in vigore l’obbligo di presentare il Green Pass per accedere a tutti i luoghi di lavoro. Il lavoratore pubblico o privato che ne sia sprovvisto “è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del Green pass; nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta”.

Nel caso in cui il lavoratore acceda al luogo di lavoro sprovvisto della certificazione verde  “il datore di lavoro deve poi effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa. Infatti il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza Green pass è soggetto, con provvedimento del Prefetto, a una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro. Vengono poi applicate anche le sanzioni disciplinari eventualmente previste dai contratti collettivi di settore”.

Inoltre al lavoratore senza Green Pass, “non verrà versata qualsiasi altra componente della retribuzione, anche di natura previdenziale, avente carattere fisso e continuativo, accessorio o indennitario, previsto per la giornata di lavoro non prestata. I giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio”.

Se il lavoratore è costretto a presentare la certificazione verde, parimenti lo è il datore di lavoro a richiederlo al lavoratore. “Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul Green Pass è punito con una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro”.

Lunghe code in farmacia

Intanto i No Green Pass continuano a parlare di “dittatura” scegliendo, in alternativa, di sottoporsi ad un tampone ogni 48 ore. Ieri lunghe code in farmacia per l’acquisto di interi pacchetti di tamponi. Una situazione verificatosi in quasi tutte le città italiane.

“Siamo disposti a spendere soldi fino alla fine dell’anno. Siamo sicuri che l’obbligo del Green Pass a lavoro non verrà rinnovato per il nuovo anno.”

“E’ l’imposizione che non mi sta bene. Scelgo io e scelgo di farmi un tampone. Il lavoro è un diritto sacrosanto”

Sono questi sono alcuni i discorsi tra le persone in fila alle farmacie prese d’assalto.

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