“Non chiudere la porta alla conoscenza, accendi una luce blu”
Lunedì 2 Aprile non è stato solo il giorno di Pasquetta, ma anche la “Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo”.
Gli edifici ed i monumenti più importanti di tutto il mondo si sono illuminati di blu, il colore della conoscenza e della sicurezza attribuito alla sindrome dello spettro autistico
La finalità della giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo è quella di promuovere una corretta conoscenza del disturbo autistico, agevolare la diagnosi precoce, incoraggiare un intervento adeguato, sostenere l’inclusione nella collettività, nelle scuole e nel mondo del lavoro delle persone affette dal disturbo in questione.
E non solo. Attraverso la promozione di eventi di solidarietà, si intende dare sostegno alle famiglie con figli affetti da disturbi dello spettro autistico le quali, quotidianamente, si ritrovano a combattere contro innumerevoli difficoltà.
La campagna, il cui slogan è “Non chiudere la porta alla conoscenza, accendi una luce blu”, è la “Light it Up blu”.
Ancora tante incertezze
La sindrome dello spettro autistico venne identificata nel 1943, ma ancora oggi, a distanza di oltre cinquant’anni dalla sua identificazione, regna grande incertezza sia sulla sua definizione esatta che sulle cause che la determinano.
Sembrerà paradossale, ma è più facile escludere ciò che non provoca il disturbo autistico, piuttosto che individuare con certezza le cause che lo determinano.
La Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo in Campania
La città di Napoli ha partecipato alla campagna “Lith it up blu” tingendo Piazza Plebiscito di blu, ma anche con un’opera di Jorit Agoch, street artist di fama internazionale che a San Giovanni a Teduccio, accanto al suo stesso lavoro dedicato a Diego Armando Maradona, ha voluto ritrarre Niccolò, un ragazzo di 15 anni affetto da autismo.
A Benevento, è stato l’Arco di Traiano, il protagonista della campagna “Light it up blu”
Tante le famiglie che si sono attivate per partecipare alla manifestazione beneventana
Il Presidente dell’Associazione di Volontariato FA.B.A. (Famiglie Bambini Autistici) di Benevento, Elena Pinto, si è così espressa:
“Abbiamo voluto questo gesto per ricordare a tutti che per l’autismo non esiste cura, ma sicuramente trattamenti precoci sui bambini incidono significativamente sulla loro vita, soprattutto attraverso un approccio in rete tra famiglie, scuole e servizi sanitari.
L’Arco di Traiano è tinto di blu per ricordare a tutti che l’autismo è solo un modo di vedere le cose da “un’ottica diversa”; per ricordare, soprattutto ai giovani, che non è vero che il loro compagno autistico non vuole entrare in rapporto con loro. Semplicemente non sa come fare!; per gridare, a gran voce, a tutti che l’essere diversi è ricchezza ed opportunità in un mondo in cui l’omogeneità ha azzerato anche emozioni e sogni”.