Leccini, Lardaioli, Peperacce, Chiodini, a caccia di funghi lungo il Sentiero degli Dei
La Costiera Amalfitana è un luogo dalla bellezza straordinaria, con un paesaggio unico, Patrimonio Mondiale UNESCO. È ormai conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.Deve la sua magia soprattutto ai monti che la dominano, alle falesie, rupi scoscese che si gettano nel mare.
Il suo paesaggio è frutto di uno scambio millenario tra mari e monti, tra comunità marinare e montane.A collegare queste comunità c’è una rete sentieristica ancora oggi apprezzata e usata sia dalle persone del posto che dagli amanti della Montagna.
Naturalmente il Sentiero più famoso è quello Degli Dei.Proprio nel giorno della Festa della Montagna, organizzata ad Agerola, insieme ad un altro evento, Le Olimpiadi dei Monti Lattari, siamo andati ad Agerola, Bomerano e da lì siamo saliti a Paipo, per portarci alla (localmente) famosa statua della Madonnina.
A caccia di funghi lungo il Sentiero degli Dei
Guidati da Giovanni, un appassionato cercatore, siamo andati a caccia di funghi, anche se leggermente fuori stagione.
Giovanni è un dottore ed organizzatore di eventi sportivi (soprattutto gare di corsa in montagna) noto nell’ambiente come il Doctor Trail.Lui gentilmente ci ha portato nei suoi posti preferiti.
Molti cercatori di funghi, o tartufi, si muovono furtivi, in segreto, per non far scoprire ad altri dove nascono i funghi e ‘farseli prendere/rubare’.Lui ci ha addirittura regalato quelli raccolti.
Leccini, Lardaioli, Peperacce, Chiodini.Abbiamo scherzato sul fatto che uno di noi avrebbe assaggiato quelli eventualmente tossici.
Il Doc li ha ispezionati.Ci ha spiegato che sbollentandoli anche i funghi tossici diventano commestibili.
Tuttavia non ne abbiamo trovati e abbiamo solo scartato quelli non freschi.
Abbiamo esplorato la zona sotto la croce di Nocelle, da dove si vedono Montepertuso e Positano.Abbiamo raccolto anche un pò di plastica lungo il percorso.
La giornata soleggiata, i panorami, la lunga camminata, ci hanno appagato nel corpo e nello spirito.Al ritorno abbiamo incontrato i boscaioli, aiutati dai forti Muli nel trasporto del legname.
Attività di sfoltimento dei boschi legale, che fatta con criterio ogni 10/15 anni, può aiutare a prevenire gli incendi boschivi.Finalmente abbiamo attraversato la strada di un gregge di capre.
Il loro latte contribuisce alla fama dei formaggi dei Monti Lattari insieme alla Vacca Agerolese.
Il video restituisce le immagini e le ironie della giornata, con la voce del Dottore che dice che guardando il video tutti i Napoletani vorranno venire a funghi ad Agerola.https://youtu.be/mUAyIMPIdXc