Ancora pochi giorni a disposizione per cambiare il piano di pagamento della rottamazione delle cartelle esattoriali.Il piano è da presentare entro, e non oltre, il 10 Ottobre 2023, per far sì che sia possibile rispettare la scadenza della prima rata, che coincide con il 31 Ottobre 2023.
Rappresenta una possibilità per chi ha pianificato in modo errato la prima volta la rateizzazione dei pagamenti della rottamazione.
Con tale modifica, chi aveva ipotizzato di poter effettuare il pagamento in una sola volta può suddividere la somma in pari a 18 rate trimestrali.
Cosa succede se si rateizza
Qualora si decida di modificare il piano dei pagamenti, alla somma totale viene aggiunto il 2% di interessi annuo a partire dal 1° Novembre 2023.Le rate sono calcolate nel seguente modo:
- la prima rata scade il 31 Ottobre 2023 e la seconda scade il 30 Novembre 2023, entrambe le rata hanno un valore pari al 10% ciascuna sul totale complessivo dovuto;
- le rate successive hanno un valore uguale per tutte e scadono il: 28 Febbraio, 31 Maggio, 31 Luglio e 30 Novembre, di ogni anno a partire dal 2024.
Cos’è la cartella esattoriale e la rottamazione
La cartella esattoriale è un atto amministrativo emesso dall’Agente di Riscossione, che viene emesso qualora quest’ultimo riscontra un mancato pagamento di contributi, tasse o imposte.
La rottamazione è la possibilità di estinguere tale debito da parte dei contribuenti.
Come presentare la modifica
Per apportare una modifica al piano di pagamento della rottamazione delle cartelle esattoriali basta compilare il modulo presente sul sito dell’Agenzie dell’entrate.Con tale modulo è possibile anche far presente eventuali errori nella presentazione della domanda.
Entrando sul portale dell’Agenzia dell’entrate è possibile fare richiesta per addebitare in modo automatico la rata sul proprio conto corrente.
Cosa accade dopo
Quando l’Agenzia dell’entrate riceve la modifica del piano della rottamazione, successivamente invia al contribuente una comunicazione con:
- L’accoglimento della domanda, contenente: l’ammontare della somma complessiva; la scadenza dei pagamenti; i moduli dei pagamenti precompilati; le informazioni per un eventuale addebito automatico sul proprio conto corrente.
- in caso di mancata approvazione, le motivazioni di tale scelta.