Riaperto questa mattina all’alba il raccordo in direzione Avellino
Uno scenario di guerra quello dell’assalto ai portavalori avvenuto ieri mattina sul raccordo Avellino-Salerno.
Mitra e kalashnikov, chiodi gettati sulla carreggiata, una ruspa per sventrare i furgoni portavalori, seghe circolari per l’apertura della cassaforte e poi due conflitti a fuoco, freddezza, tattica ed esecuzione del piano in rapida sequenza.
Un piano che sembrava perfetto, ma il colpo in parte è fallito
Degli otto milioni di euro che la banda era intenzionata a trafugare, soltanto due ne sono stati sottratti e portati via.
Le indagini
Il raccordo in direzione Avellino è stato riaperto solo questa mattina all’alba.
I rilievi e la messa in sicurezza sono andati avanti per tutta la notte lungo i 5 Km che ieri mattina si sono trasformati in un vero e proprio campo da combattimento.
Il commando composto da circa 20 persone ha picchiato e costretto le 5 guardie giurate che erano a bordo dei furgoni portavalori, costringendole poi a sdraiarsi sul selciato.
Dieci le auto bruciate, due quelle rubate per scappare, molte altre quelle speronate durante la fuga.
Per fortuna nessun ferito.
E’ in corso questa mattina un vertice in Procura per fare il punto sulle indagini.
Vedi anche:https://magazinepragma.com/attualita/assalto-a-tre-portavalori-scene-da-film-ore-di-terrore-per-diversi-automobilisti/
Assalto a tre portavalori – Scene da film – Ore di terrore per diversi automobilisti