In 2000 ai nastri di partenza
Torino – Si è svolta ieri mattina, nel Giorno della Memoria, la Run for Mem, la corsa, organizzata dall’Unione delle Comunità Ebraiche italiane, in collaborazione con la comunità ebraica di Torino.
Duemila gli atleti al via.
Testimonial d’eccezione, il podista campione olimpionico Shaul Laudany, israeliano di 82 anni, sopravvissuto al campo nazista di Bergen Belsen (lo stesso dove morí Anna Frank) e all’eccidio degli atleti israeliani durante le olimpiadi di Monaco del 1972.
“An ultimate survivor”
Così lo ha definito il New York Times e, in effetti Shaul Ladany, è sopravvissuto più volte nella sua vita.
Nato a Belgrado, il 2 aprile 1936, da famiglia di ebrei, da bambino fu internato nel campo di concentramento di Bergen Belsen.
“La brutalità di Bergen-Belsen mi ha lasciato la sensazione costante di fame, mista alla pioggia, il freddo, il filo spinato, gli appelli interminabili, il labbro leporino di una SS che ci grida addosso in continuazione…”
Scampato all’Olocausto, crebbe e divenne professore universitario di ingegneria ed un abile atleta (marciatore).
Fu chiamato a partecipare ai Giochi Olimpici del 68 in Messico e a quelli di Monaco di Baviera del 72 dove scampó a quella che passó alla storia come “La strage delle Olimpiadi”.
Nella notte tra il 4 e il 5 settembre 1972, un commando palestinese denominato “Settembre nero” fece irruzione al numero 31 di Connolly Strasse, dove era stata ospitata la delegazione israeliana.
I terroristi presero in ostaggio gli ospiti (atleti,allenatori e tecnici) degli alloggi 1 e 3.
Ladany, con altre cinque persone, si trovava nell’alloggio numero 2 e per questo riuscí a salvarsi fuggendo da un’uscita secondaria posta sul retro della palazzina.
Il bilancio fu di 17 morti tra cui 11 israeliani, 5 palestinesi e un poliziotto tedesco.
Due mesi dopo il massacro di Monaco, Ladany vinse a Lugano il titolo mondiale alla 100 km di marcia.
Straordinario ancora oggi
Ogni compleanno Shaul Ladany festeggia marciando tanti chilometri quanti sono gli anni che compie.
Il prossimo 2 aprile Ladany compirà 83 anni.
Ladany dice di non aver mai smesso di marciare, di insegnare ai giovani il valore estremo della memoria e di interrogarsi su tanti «perchè?» a cominciare dal fatto di esser sfuggito continuamente alla morte.
(Foto da Wikipedia e Twitter)