Aurora Leone cacciata via, la replica della Nazionale Cantanti


Mentre continuano a fioccare messaggi di solidarietà nei confronti di Aurora Leone, vittima di un brutto episodio di discriminazione, giunge anche la replica degli organizzatori della Partita del Cuore.

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Partita del cuore, “io non ci sto!”

Andrea Mariano dei Negramaro, noto come “Andro”, ha scritto sui social:  “È la prima volta che vengo convocato ad una partita della Nazionale Cantanti e ahimé mi sono ritrovato in una situazione alquanto imbarazzante in merito ai fatti accaduti ad Aurora Leone e Ciro Priello. Ci conosciamo da un po’ di tempo, ci incontriamo saltuariamente in occasioni di lavoro ed è sempre piacevole il tempo trascorso con loro. Ero contentissimo di vederli questa sera insieme ad altri colleghi per una causa importantissima. Come tanti artisti, non ho assistito ai fatti accaduti per poter dare un giudizio univoco, ma sono stato testimone della rabbia di Ciro e delle lacrime di Aurora per un torto che non dovrebbe essere subito da nessuno, in nessun caso simile e in nessun’altra occasione. Spero vivamente che chi ha commesso questo grave errore sia pronto a prendersene le responsabilità e a fare le doverose scuse. Se ciò non dovesse accadere non mi sento nella condizione di partecipare all’incontro di domani”. 

Stessa reazione da parte di Alberto Guidetti dello Stato Sociale: “Come uomo di spettacolo e di sport non posso accettare di stare in un luogo dove il regolamento interno sia apertamente discriminatorio e sessista”.

La replica della Nazionale cantanti

“Alessandra Amoroso, Madame, Jessica Notaro, Gianna Nannini, Loredana Bertè, Rita Levi di Montalcini, sono solo alcuni dei nomi delle tantissime donne che, dal 1985 (anno in cui abbiamo giocato a San Siro, per la prima volta, contro una compagine femminile), hanno partecipato e sostenuto i nostri progetti. Il nostro staff è quasi interamente composto da donne, come quest’anno sono donne le conduttrici e la terna arbitrale della “partita del cuore”. La Nazionale italiana cantanti non ha mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo e followers. C’è solo una cosa nella quale non è mai scesa a compromessi: noi non possiamo accettare arroganza, minacce, maleducazione e violenza verbale dai nostri ospiti”. “Non è la prima voltache qualcuno cerca pubblicità (e followers…) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia”. 

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