L’efferato omicidio di Pasquale Zito, le luci e le ombre di Bagnoli
Il feudo bagnolese ha vissuto domenica 7 febbraio in un’altalena di emozioni, le più strane e controverse. Al mattino la manifestazione a sostegno degli spazi sociali che, con il Martedì grasso alle porte, è stata dedicata ai Supereroi; durante tutto l’arco della giornata una ridda di voci riguardo l’uccisione di Pasquale Zito, detto Paky, trucidato a 21 anni nei pressi di casa sua con 10 colpi di pistola, ben otto dei quali andati a segno.
Incensurato, è stato soccorso dal padre che si è diretto prontamente all’Ospedale San Paolo; le sue condizioni erano già gravissime, e nulla hanno potuto i medici del Pronto Soccorso. Ancora sconosciute le cause dell’uccisione del ragazzo,
L’impatto emotivo sul quartiere è stato devastante; persino la fiaccolata organizzata dagli amici è stata proibita per gli stessi motivi; familiari, parenti ed amici si sono riuniti nella Parrocchia Maria SS. Desolata per una veglia di preghiera alla fine della quale i numerosi ragazzi presenti hanno lanciato palloncini bianchi e azzurri e alcune lanterne cinesi.
In attesa che la Magistratura compia le indagini di rito per giungere alla verità, la dichiarazione del padre di Paky suona come un monito per tutti i presenti
State attenti, ragazzi, a ciò che fate perché oggi si spara per poco; se mai la Giustizia troverà l’assassino di mio figlio, io girerò le spalle e perdonerò.
Al corteo silenzioso e sotto shock è stato impedito di sfilare per le vie del quartiere, all’interno del quale si è comunque registrato un discreto spiegamento di forze di Polizia.