Benicio del Toro ben spalleggiato dalla celebre popstar in “Reptile”: trama e recensione


Il detective del New England Tom Nichols (Benicio del Toro) deve risolvere il caso relativo all’assassinio dell’agente immobiliare Summer Elswick (Matilda Lutz), che la sera prima aveva litigato col compagno Will Grady (Justin Timberlake). Troppo facile sospettare anche dell’ex marito tossico (Sam Gifford) o del trasandato Eli (Michael Pitt); a Nichols verrà in aiuto anche la sua sveglia consorte Judi (Alicia Silverstone), che gli darà più di un grattacapo insieme al suo passato.

Reptile, recensione

Debutto notevole alla regia per Grant Singer, che si è fatto le ossa tra video musicali (tra gli altri Weeknd, Sam Smith) e spot pubblicitari, ma che ha anche diretto il documentario-concerto di Shawn Mendes “In Wonder” (che abbiamo recensito qui). Tutto si ricongiunge e tutto sembra cambiare continuamente in questo giallo-thriller pieno di dinamiche, parole e relazioni e un po’ meno di colpi di scena.

Prova brillante per Benicio Del Toro, ormai una garanzia con la sua presenza scenica imponente, qui anche in veste di sceneggiatore insieme a Singer e a Benjamin Brewer e di produttore esecutivo. Partiamo proprio dallo script per sottolineare la bontà dell’intreccio, che nelle oltre due ore di durata riesce a destare sempre un certo interesse anche in virtù del buon ritmo e dell’assenza di lungaggini inutili. Stilisticamente pure la fotografia di Mike Gioulakis ha un suo perché, nel suo virare al giallo e non far mancare mai la grana in stile pellicola di un tempo.

Singer valorizza al massimo la forza di del Toro e, anche se nessun personaggio di fatto esce dallo stereotipo, ciò che accade sotto i nostri occhi e la maniera in cui viene ripreso ha un qualcosa di magnetico.  Ogni tassello va al suo posto solo in un finale ancora una volta apprezzabile (e magari prevedibile per più di qualcuno), lasciando però in sospeso alcuni personaggi. Solide anche le interpretazioni di Justin Timberlake e Alicia Silverstone.

Intrattenimento al di sopra del livello medio della piattaforma, con uno sguardo affascinante al passato ma che senza Benicio del Toro sarebbe stato molto meno efficace. Singer intelligentemente gioca sul sicuro e guida bene l’operazione senza uscire dalla zona di comfort degli stilemi classici del genere. Nulla da eccepire sulla tensione, sulla resa tecnica e sul cast. Al pubblico meno esigente e meno assetato di innovazione andrà bene così, anche se il potenziale della trama è rimasto forse in parte inespresso.

Dopo l’anteprima al recente Toronto International Film Festival e l’uscita nella sale americane “Reptile” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 29 settembre 2023.

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