Per chi ancora non lo avesse capito Flavio Briatore è stato contagiato dal coronavirus. Avrebbe preferito la prostatite, ce lo ha fatto capire chiaramente, come se poi esistesse una gerarchia di preferenza tra infezioni.
Un virus democratico
La conferma di questa notizia inseguita per giorni con ansia spasmodica, da tutti quelli che, prima delusi dalla presunta prostatite, vista come la causa unica del suo ricovero all’Ospedale San Raffale di Milano, poi rasserenati dalla positività del tampone a cui si è sottoposto l’imprenditore. Quindi i guai sono due: coronavirus e prostatite. Una delle due diagnosi è accertata, per l’altra si aspettano conferme. Quindi se non si sta attenti a rispettare le misure di protezione dal contagio, si corre il rischio di infezione, che tu vada al Billionaire o Mappatella Beach. La democraticità assoluta di un’epidemia. In un paese però, basato sul senso civico, il rispetto per il dolore dovrebbe in ogni caso precedere e superare le manie di protagonismo, dal carattere estremamente infantile, grazie alle quali, nel caso specifico, il signor Briatore ci ha deliziato e per le quali ringraziamo.
“Casa Santanchè”
Con selfie ospedalieri prima postati e poi rimossi, siamo per un attimo diventati partecipi di quello che sembrava il nuovo format di un reality, forse uno spin off della serie “Casa Santanchè” che probabilmente sarà a breve sulle più importanti piattaforme digitali. Una vicenda che prova a celare un dramma purtroppo serio, sul quale scherzare non è normale. Sappiamo che esiste una segnaletica stradale, che ricorda che intorno agli ospedali, luoghi ahimè di sofferenza, non bisogna suonare i clacson, qualcosa vorrà pur dire. Sono luoghi che meriterebbero rispetto. Sia chiaro ognuno è libero di far quello che vuole con la propria privacy, se tenerla riservata, oppure spalancarla come una grande finestra. Vedere quelle di casa Santanchè in questi giorni, per capirci. Ma per chi è stato colpito duramente dall’infezione la situazione non è stata poi così comoda.
Ora il noto imprenditore, da quanto ci fa sapere, sta bene, però finalmente raccomanda il rispetto della distanza visto il pericolo del contagio, chissà se riferendosi al covid o alla sua prostatite. Comunque, adesso quest’ultima mi spaventa di meno.