Kim Jong-un – La televisione pubblica nordcoreana Kctv ha trasmesso le immagini della prima riapparizione pubblica del dittatore Kim Jong-un dopo tre settimane di assenza, mettendo a tacere molte delle congetture fatte dai media di tutto il mondo sulla presunta morte del leader nordcoreano avvenuta a seguito di una malriuscita operazione chirurgica.
Già ieri, la prima pagina del quotidiano di Regime Rodong Sinmun aveva documentato la sua presenza alla cerimonia di inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti fosfatici a Sunchon, 50 chilometri a nord della capitale Pyonyang, con 21 fotografie inequivocabili.
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L’analisi delle fotografie e del filmato
Molte delle fotografie e dei fotogrammi sono state analizzate, conducendo gli esperti a ritenere che comunque qualcosa di grave è accaduto in queste tre settimane di assenza totale dalla vita pubblica del Paese.
Sebbene fino a ieri, personaggi come Ji Seong-ho, disertore nordcoreano e neoeletto all’Assemblea nazionale (il parlamento della Corea del Sud), sostenevano a spada tratta la morte di Kim, alcuni analisti più cauti come l’esperto russo di stanza a Seoul, Andrei Lankov, non avevano mai preso in considerazione la sua morte, pur ammettendo che qualcosa di grave doveva essere accaduto.
L’analisi minuziosa delle fotografie condotta da NK News insieme a quella del filmato mandato in onda da Kctv, hanno portato alla luce, in un fermo immagine, una macchiolina rossa sotto il polso destro di Kim.
Il che ha portato a pensare a una procedura sanitaria di tipo cardiovascolare, con buone probabilità una puntura sull’arteria radiale. Inoltre nel filmato trasmesso, Kim avrebbe camminato poco e sarebbe stato quasi sempre seduto su una golf cart, mezzo utilizzato anche dopo la sua convalescenza nel 2014.
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Le ipotesi della sua assenza e le nuove rappresaglie
Nelle scorse settimane erano circolate le ipotesi più disparate sulla lunga mancanza dalle scene pubbliche di Kim, soprattutto dopo la sua assenza alle celebrazioni della Festa del Sole (compleanno del nonno Kim Il-sung, fondatore della Patria), festività centrale per la liturgia del partito e per la Corea del Nord.
In seguito, siti d’informazione come DailyNK avevano diffuso la notizia di un’operazione al cuore, che sarebbe avvenuta il 12 aprile scorso. Notizia rilanciata dalla Cnn e preludio a quella data dalla Reuters secondo cui un’equipe medica si stava recando nel Paese.
Nonostante il crescendo continuo delle ipotesi e di notizie non confermate, non si era però fatto i conti con il fatto che anche la Corea del Nord è chiamata ad affrontare la pandemia di Covid-19, e che un paese vicino e alleato come la Cina possa inviare una squadra di soccorso.
Le condizioni di salute precarie del Dittatore a causa di obesità, fumo eccessivo e stress da lavoro, avevano costituito la base per le ipotesi dei giornalisti.
Secondo altre ipotesi l’assenza di Kim dalla scena internazionale avrebbe avuto lo scopo di attirare su di lui l’attenzione, dopo che il negoziato con gli USA si è pressoché interrotto e i progressi di pacificazione con la Corea del Sud sembrano in una fase di stallo (l’ultimo allentamento delle tensioni militari si è raggiunto nel 2018 con gli accordi di Pyongyang tra Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in).
Ed è di questa mattina la notizia di uno scontro a fuoco tra pezzi d’artiglieria avvenuto lungo la zona demilitarizzata che separa le due Coree, intorno all’area di Cheorwon, che sebbene escluda danni a cose o a persone riporta drammaticamente l’attenzione sui rapporti difficoltosi che intercorrono tra i due Paesi.
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