Covid 19, un algoritmo per cure efficienti

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Un algoritmo per prevedere cure efficienti per il Covid 19. L’intelligenza artificiale, già impegnata in diversi tipi di settori come quello oncologico, diventa molto utile anche per i malati di Coronavirus. In realtà, già a partire dal 2020 vi era questa ipotesi che si stava facendo strada. Ovvero si tratta di un algoritmo in grado d’identificare rapidamente chi ha bisogno di un trattamento immediato anche di terapia intensiva. La soluzione si basa completamente sull’intelligenza artificiale per cambiare l’assistenza sanitaria. Questa è ormai una pratica che si è fatta strada a 360° in tutto il settore medico. Il Covid 19 non è escluso da questa nuova prassi e gli strumenti dell’ intelligenza artificiale potrebbero essere la svolta del futuro.

Lo studio sull’algoritmo per curare il Covid

L’istituto di ricerca cinese Alibaba Damo Academy, che appartiene al gruppo del colosso Alibaba, ha annunciato per primo l’esistenza di un test che, partendo dalle immagini di una TAC, potesse andare a elaborare in 20 secondi e dare una diagnosi negativa o positiva del Covid 19. In Italia vi sono tantissimi esempi di centri ospedalieri che hanno utilizzato delle partnership per fare un approccio simile. Infatti, l’università di Pavia come quella di Napoli, di Milano, di Trento o di Roma hanno iniziato questa stessa attività. In sostanza, l’obiettivo è quello di andare a capire come si svolgerà il decorso della malattia da Covid 19, in modo tale da andare a prevedere la strategia di cura più corretta per il paziente interessato.

Come funziona l’algoritmo per la cura Covid

L’algoritmo per la cura Covid funziona in modo tale che si possano identificare i pazienti che necessitano di un trattamento immediato in maniera celere. L’obiettivo è andare ad accelerare il percorso diagnostico terapeutico. Questo è ideale soprattutto per andare incontro a coloro che necessitano di ricovero in terapia intensiva. Con la somministrazione quasi totale dei vaccini in tutta Italia, chiaramente la malattia da Covid 19, ha avuto una forte discesa, soprattutto in termini della sua pericolosità. Ma nonostante questo, si è deciso di non abbandonare questo algoritmo in quanto riesce a capire se una polmonite interstiziale sia stata indotta dal Covid oppure no. Grazie a questo sistema che si basa sull’intelligenza artificiale si avrà la possibilità di contrastare, non solo la diffusione del virus, ancora una volta, ma allo stesso modo, riuscire a isolare i pazienti che hanno uno stato di salute cagionevole rispetto a queste malattie. In pratica, l’algoritmo va ad analizzare le immagini estratte con una tomografia computerizzata e suddivide i pazienti affetti da Covid 19 in tre gruppi di rischio. Nel gruppo numero uno ci sarebbero quelli che posso anche essere dimessi e continuare il proprio isolamento a casa. Mentre invece, al gruppo due ci sono i pazienti che necessitano di un immediato ricovero nella terapia intensiva. Gli sviluppi futuri dell’AI aiuteranno quindi a capire l’evoluzione della malattia e allo stesso tempo, anche a favorire nuove cure. Ancora una volta il connubio tra intelligenza artificiale e medicina diventa una vera e propria svolta che permetterà di trovare la soluzione più adatta per curare il Covid senza mandare in crash il sistema sanitario.

 

 

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