La campagna vaccinale sta facendo effetto. Dati in Italia rassicuranti, ma non abbastanza da abbassare completamente la guardia; migliorano tutti gli indicatori: dai decessi all’occupazione delle terapie intensive, all’indice Rt inferiore a 1 per tutte le regioni (0,78). Altro dato rassicurante sono i ricoveri sotto i 10mila: non accadeva da ottobre. Fabrizio Pagliasco, virologo dell’Università di Milano è sicuro: “Abbiamo superato il rischio di crescita dei casi legato alle riaperture di oltre tre settimane fa, cioè il 26 aprile”. Prosegue Pagliasco: “Vedremo se c’è un ultimo colpo di coda in questo periodo, con la progressione dei contatti”. “La vaccinazione permette di stare un po’ più tranquilli. Non ci sarà un aumento proporzionale dei casi gravi perché stiamo proteggendo i più fragili”. E invita ad andare avanti con prudenza.
L’importante è che il dato dell’indice Rt resti sotto l’1, il che significa che non c’è un aumento significativo di casi. Numeri da leggere in maniera ottimistica, perché significa che la popolazione utilizza la mascherina correttamente e adopera tutte le misure di sicurezza del caso. Si auspica che quando la campagna vaccinale passerà ai giovani, assisteremo ad un conseguente calo della trasmissione virale.