Tokyo, Shanghai e Hong Kong affondano: crolli record come nel 2008. I dazi imposti da Trump continuano a scatenare effetti devastanti sui mercati finanziari. Per il terzo giorno consecutivo, le borse asiatiche registrano un tracollo senza precedenti: Tokyo e Shanghai hanno perso oltre il 7%, mentre la Borsa di Hong Kong ha registrato un crollo del 12%, il peggior risultato dalla crisi finanziaria del 2008.
Mercati europei in netto calo. Si teme una recessione negli USA
Borse europee in profondo rosso
L’onda lunga del panico finanziario si è rapidamente estesa anche al Vecchio Continente. Le principali piazze europee hanno aperto in forte ribasso: Milano ha perso il 6%, Francoforte ha subito un tonfo del 10% e Parigi è scesa del 7%. L’incertezza domina i mercati, alimentata dai timori di una brusca frenata dell’economia globale.
Goldman Sachs: “Rischio recessione USA al 45%”
A confermare la crescente preoccupazione degli investitori è anche l’ultima analisi di Goldman Sachs, che ha alzato al 45% le probabilità che gli Stati Uniti entrino in recessione nei prossimi 12 mesi. Le tensioni commerciali, unite all’instabilità geopolitica e all’inflazione persistente, stanno minando la fiducia degli operatori e creando uno scenario sempre più incerto.
Per evitare un peggioramento della situazione sarà necessario un intervento rapido e coordinato da parte delle banche centrali e dei governi. Se non si interrompe l’escalation dei dazi, il rischio è quello di una recessione globale che potrebbe avere effetti duraturi sull’economia mondiale.
La giornata si preannuncia tesa anche a Wall Street. Intanto, il mondo guarda con apprensione all’evolversi della crisi dovuta ai dazi di Trump, con la speranza che prevalga la diplomazia e la situazione possa evolversi in modo positivo.