Dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, il Decreto Lavoro 2023, rubricato “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro e in materia di salute”, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Sono diverse le novità previste dalla misura, come il nuovo taglio del cuneo fiscale e l’assegno di inclusione. Vediamo insieme le principali misure introdotte dal decreto.
Decreto lavoro 2023, misure principali
Tra le misure introdotte dalla disciplina troviamo, sul fronte delle politiche sociali, l’istituzione dell’Assegno di inclusione, ossia di un nuovo strumento che andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza, e l’istituzione del Supporto per la formazione e il lavoro per componenti tra 18 e 59 anni dei nuclei familiari con ISEE non superiore a euro 6.000 annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione.
Sul fonte del lavoro dipendente troviamo invece diverse misure quali:
- il rafforzamento delle regole di sicurezza sul lavoro e l’ampliamento della tutela contro gli infortuni per studenti e lavoratori della scuola;
- l’introduzione di incentivi per i datori di lavoro che assumono giovani disoccupati con lo sgravio del 110% dei contributi;
- la modifica della disciplina del contratto di lavoro a termine, con semplificazioni per il prolungamento fino a 24 mesi;
- l’innalzamento della soglia dell’importo complessivo e del limite di dipendenti per alcuni settori per l’utilizzo dei voucher delle prestazioni occasionali;
- la previsione di un ulteriore taglio del 4% al cuneo fiscale, per il periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023;
- l’innalzamento a 3.000 euro della soglia dei fringe benefits esenti IRPEF per i dipendenti con figli.